La Tintura madre di Calendula officinalis è utilizzata in caso di malattie da raffreddamento, infezioni cutanee e forme erpetiche, oltre che per stimolare il flusso mestruale.
La parte attiva della pianta è rappresentata dai capolini fioriti, i cui principali costituenti attivi sono flavonoidi, carotenoidi e triterpeni con proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti e cicatrizzanti.
Proprietà della Calendula
Una delle proprietà più interessanti è quella emmenagoga, infatti la pianta è in grado di stimolare il flusso mestruale specialmente quando è scarso o tarda ad arrivare; riduce dolori mestruali e regolarizza il ciclo.
Ha una blanda azione vasodilatatrice ed ipotensivante, quindi può essere utile anche durante la menopausa, per contrastare l’ipertensione che a volte può comparire.
I suoi principi attivi hanno una buona azione antivirale, immunostimolante e antifungina, quindi la Calendula si utilizza anche in caso di malattie da raffreddamento, infezioni cutanee e forme erpetiche.
La tintura di Calendula può essere impiegata anche per effettuare sciacqui orali in caso di infiammazioni orali, tonsilliti, afte, gengiviti, piorrea e paradontiti.
Viene segnalata anche un’attività coleretica ed ipolipemizzante.
Creme alla calendula
L’utilizzo topico della Calendula vanta una tradizione antichissima. Alla pianta sono riconosciute proprietà emollienti, lenitive, rinfrescanti e riepitelizzanti, utili soprattutto in caso di pelli secche, screpolate ed infiammate.
Si utilizza anche in caso di piaghe da decubito e ferite a cicatrizzazione torpida come le ulcere varicose.
La Calendula esercita anche una buona azione antibatterica rivolta soprattutto nei confronti delle infezioni da stafilococco; può trovare impiego anche in caso di emorroidi, varicosi, tromboflebiti, dermatosi secche e ragadi.
La Calendula può essere aggiunta ad una crema neutra o diluita in poca acqua e poi applicata direttamente sulla zona interessata. Può migliorare la guarigione di ferite chirurgiche e può prevenire le dermatiti da radioterapia.
Utile dopo la gravidanza, per la medicazione delle lacerazioni da parto.
Utilizzo tradizionale
Il suo nome deriva da Calendae, il primo giorno del mese, e ne indica l’abbondante fioritura in ogni mese dell’anno; i latini la chiamavano solesquium, che segue il sole, infatti i suoi fiori di colore giallo arancione sbocciano quando esce il sole e sono sempre rivolti verso di esso fino a chiudersi al tramonto.
Nel ‘700 le foglie di Calendula venivano impiegate in insalata perché considerate aperitive; i boccioli dei fiori erano consumati conditi con aceto per ristabilire l’appetito.
Indicazioni
- mestruazioni irregolari e dolorose
- dismenorrea
- forme virali
- infezioni delle vie respiratorie
Per uso esterno:
- ferite
- piaghe
- pelle secca e screpolata
- ulcere varicose
- emorroidi
- dermatite da pannolino
- geloni
- ipercheratosi
- lacerazioni da parto
- ferite chirurgiche
Modo d’uso
Si consiglia di assumere 40 gocce di tintura madre di Calendula diluita in poca acqua, 3 volte al dì. In alternativa suggeriamo di preparare una bottiglietta di acqua da mezzo litro con 120 gocce da bere nel corso della giornata a piccoli sorsi.
Ingredienti
Tintura madre di Calendula da pianta fresca (Calendula officinalis L.) capolini; alcol, parte di pianta, acqua in rapporto D/E 1:1,75.
Tenore medio degli ingredienti caratterizzanti per dose massima giornaliera pari a 120 gocce corrispondenti a 2,9g di estratto idroalcolico di Calendula.
Formato
Flacone in vetro da 50ml con pipetta contagocce.
Controindicazioni
La Calendula è una pianta molto sicura. Evitare in caso di ipersensibilità individuale ad uno o più componenti ed in caso di manifesta sensibilità alle Asteraceae.
Associazioni della Calendula Officinalis
- flusso mestruale scarso: perle di Borragine, Rubus idaeus
- dismenorrea (dolori mestruali): Magnesio organico, Dolor, Rubus idaeus, Omega 3, AgingQ
- alterazioni cutanee: perle di Borragine, AgingSKIN, AgingOX
Fonti Bibliografiche:
Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali. E. Campanini – 2016 Ed. Tecniche nuove
Farmaci Vegetali. Manuale ragionato di fitoterapia. P. Campagna – 2008 Ed. Minerva medica
Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci. F. Fiorenzuoli -2013 Ed. Tecniche nuove
Medicina tradizionale erboristica. S. Iozzi – 2009 Ed. Tecniche nuove
Fitoterapia. Principi di fitoterapia clinica, tradizionale, energetica, moderna. E. Sangiorgi et al. – 2007 Ed. Ambrosiana