Estratto idroalcolico di Echinacea, la tintura madre estratta dalla radice nordamericana diventata famosa per l’azione immunostimolante, per il trattamento del comune raffreddore.
La tintura madre di Echinacea si ottiene per macerazione in acqua ed alcol della radice di Echinacea angustifolia, una pianta molto diffusa in tutto il Nord America. Il suo fitocomplesso contiene principi attivi ad attività immunostimolante, antivirale ed antibatterica come polisaccaridi, glicoproteine, acido cicorico ed alcamidi.
Proprietà dell’Echinacea
L’Echinacea è una delle piante d’elezione per favorire l’aumento delle difese immunitarie. In particolare, la pianta agisce stimolando le difese aspecifiche, attivando la fagocitosi e promuovendo la liberazione di citochine ed altri fattori.
La tintura madre di Echinacea può essere impiegata sia nella prevenzione sia in corso di malattia, possibilmente già a partire dai primissimi sintomi e risulta particolarmente efficace nella profilassi e nel trattamento delle infezioni recidivanti delle vie respiratorie.
Un’altra ricerca scientifica sull’Echinacea ha indagato l’efficacia dell’Echinacea purpurea nel trattamento del comune raffreddore valutando inoltre il rapporto rischio-beneficio in un periodo di trattamento di lungo termine. Questo studio ha dimostrato che l’utilizzo di Echinacea in formula preventiva è associato a una riduzione del numero totale di episodi di raffreddore e a una riduzione del numero dei giorni con raffreddore.
Una recente metanalisi ne ha confermato l’effetto preventivo oltre che l’efficacia sulla riduzione della durata della malattia e dell’intensità dei sintomi (ingrossamento linfonodi, cefalea, otalgia, rinorrea, faringite, lacrimazione…).
La pianta viene utilizzata anche in caso di infezioni urinarie croniche per ridurre le recidive oltre che come coadiuvante in caso di prostatiti, uretriti e micosi recidivanti da Candida albicans. In letteratura vi sono segnalazioni dell’impiego dell’Echinacea anche in caso di pertosse, dove aiuterebbe a ridurre la durata della malattia.
Uso dell’Echinacea su ferite e ustioni
L’Echinacea trova impiego anche per uso esterno, addizionata ad oli o creme base in caso di ferite infette, ustioni, afte e dermatiti per la sua capacità di accelerare la rigenerazione tissutale e localizzare l’infezione. Grazie alla presenza nel fitocomplesso della frazione polisaccaridica, la pianta risulta in grado di inibire l’enzima jaluronidasi, indirettamente responsabile della diffusione dei batteri e della loro proliferazione nei tessuti.
L’Echinacea ha anche una buona azione antinfiammatoria riepitelizzante, antisettica e decongestionante e può essere impiegata (al 5-10%) per il trattamento di pelli secche, aride, anelastiche oltre che dopo la gravidanza come rassodante.
Utilizzo tradizionale
L’utilizzo dell’Echinacea come pianta medicinale si deve agli indiani del Nord America che la utilizzavano per il trattamento di varie affezioni tra cui i morsi di serpente, mal di denti, malattie da raffreddamento, ferite e ustioni.
Indicazioni
- prevenzione e trattamento delle patologie da raffreddamento (influenza, tosse, febbre, infezioni delle vie aeree superiori)
- prevenzioni delle patologie stagionali
- affezioni acute o croniche di tutti gli organi o apparati (es. cistiti ricorrenti)
- ulcere, ferite infette, ustioni, afte, dermatiti, ascessi
Controindicazioni dell’Echinacea
L’utilizzo della pianta è generalmente sicuro e privo di effetti secondari tossici; reazioni allergiche potrebbero verificarsi raramente in soggetti sensibili. In generale si consiglia di assumere il prodotto per non più di 8 settimane consecutive; è buona norma assumere il prodotto con cicli di 15-20 giorni e una settimana di sosta.
L’uso di Echinacea è controindicato nelle malattie sistemiche progressive come sclerosi multipla, leucosi, tubercolosi, HIV ed altre malattie autoimmuni.
L’utilizzo in gravidanza dell’Echinacea è stato indagato attraverso diversi studi clinici e i risultati sembrano confermarne un utilizzo sicuro. Tuttavia per la presenza nel fitocomplesso di polisaccaridi di struttura non ancora chiarita, alcuni autori suggeriscono di evitare la pianta in gravidanza, a scopo precauzionale.
Modo d’uso e ingredienti
Modo d’uso: Si consiglia di assumere 40-50 gocce di estratto di Echinacea diluito in poca acqua, 3 volte al dì. In alternativa suggeriamo di preparare una bottiglietta di acqua da mezzo litro con 120-150 gocce di Echinacea da bere nel corso della giornata a piccoli sorsi.
Ingredienti: Tintura madre di Echinacea angustifolia da pianta fresca (Echinacea angustifolia DC.) radice; alcol, parte di pianta, acqua in rapporto D/E 1:2. Tenore medio degli ingredienti caratterizzanti per dose massima giornaliera pari a 150 gocce corrispondenti a 3,6 g di estratto idroalcolico di Echinacea.
Formato: Flacone in vetro da 50ml con pipetta contagocce
Associazioni della tintura madre di Echinacea
- Influenza, raffreddore: Propoli fitoattivata, Vitamina C naturale, tintura madre di Timo, macerato glicerico di Carpinus betulus, tintura madre di Erisimo, olio essenziale di Eucalipto
- Prevenzione malattie stagionali: Vitamina C naturale, Fermenti lattici, Lapacho, AgingQ, AgingOX
Fonti Bibliografiche:
Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali. E. Campanini – 2016 Ed. Tecniche nuove
Farmaci Vegetali. Manuale ragionato di fitoterapia. P. Campagna – 2008 Ed. Minerva medica
Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci. F. Fiorenzuoli -2013 Ed. Tecniche nuove
Medicina tradizionale erboristica. S. Iozzi – 2009 Ed. Tecniche nuove
Fitoterapia. Principi di fitoterapia clinica, tradizionale, energetica, moderna. E. Sangiorgi et al. – 2007 Ed. Ambrosiana
Echinacea, botanica, chimica, farmacologia, terapia. Erboristeria domani n.11 – 1992