Estratto idroalcolico di Cimicifuga
La tintura madre di Cimicifuga si ottiene per macerazione in acqua ed alcol del rizoma di Actaea racemosa, una pianta erbacea originaria delle zone costiere di Stati Uniti e Canada utilizzata tradizionalmente dagli indiani d’America per alleviare le problematiche femminili.
Proprietà della tintura madre di Cimicifuga
Uso interno
La Cimicifuga è particolarmente indicata per il trattamento di tutti i sintomi tipici della menopausa come vampate di calore, sudorazione eccessiva, turbe dell’umore e insonnia.
Il meccanismo d’azione della pianta non è ancora del tutto chiaro; gli studi finora effettuati segnalano un’attività estrogenica, pertanto la Cimicifuga ha un’azione favorevole sui sintomi legati alla caduta della concentrazione ematica di estrogeni come la riduzione della densità minerale ossea, l’irritabilità, gli sbalzi d’umore e la secchezza vaginale.
Oltre che nei disturbi della menopausa la pianta può essere prescritta nel trattamento dell’insufficienza ovarica, nelle turbe premestruali ed in caso di dismenorrea. Può essere impiegata da sola o in associazione a piante con azione progesteron-like (Alchemilla, Agnocasto…) o sedative (Biancospino, Passiflora, Valeriana…).
Viene segnalato l’utilizzo anche nel trattamento di nevralgie, reumatismi, artrosi ed in caso di acufeni.
Utilizzo tradizionale
I primi scritti che citano l’Actaea racemosa risalgono al XVII secolo, dove veniva descritta per la sua efficace azione nelle turbe mestruali e per accelerare i parti.
Per il suo forte odore veniva impiegata per allontanate le cimici; da qui, appunto deriva il suo nome Cimicifuga. Un tempo veniva impiegata anche contro i morsi dei serpenti.
Indicazioni, modo d’uso e ingredienti
- menopausa e climaterio (vampate di calore, irritabilità, sudorazione eccessiva, secchezza vaginale)
- sindrome premestruale
- dismenorrea
- amenorrea
- insufficienza ovarica
- acufeni
- nevralgie
- reumatismi
- artrosi
Modo d’uso
Si consiglia di assumere 50 gocce di estratto di Cimicifuga diluito in poca acqua, 3 volte al dì. In alternativa suggeriamo di preparare una bottiglietta di acqua da mezzo litro con 150 gocce di Cimicifuga, da bere nel corso della giornata a piccoli sorsi.
Controindicazioni
Ai dosaggio terapeutici non sono segnalati effetti secondari tossici. Ad elevati dosaggi potrebbe causare la comparsa di disturbi gastrici o vertigini. Per la presenza di saponine, si consiglia di limitare l’assunzione a non più di sei mesi. La pianta è sconsigliata in gravidanza, allattamento ed in caso di allergia all’aspirina.
Gli ultimi studi sembrano confermare la totale sicurezza della pianta anche nelle donne con precedenti di tumore mammario; tuttavia l’impiego della pianta in questi casi è una scelta da attuare con estrema cautela e sempre sotto controllo medico.
Ingredienti
Tintura madre di Cimicifuga da pianta secca (Actaea racemosa L. Nutt.) rizoma; alcol, parte di pianta, acqua in rapporto D/E 1:5.
Tenore medio degli ingredienti caratterizzanti per dose massima giornaliera pari a 150 gocce corrispondenti a 3,6 g di estratto idroalcolico di Cimicifuga.
Formato: Flacone in vetro da 50ml con pipetta contagocce
Associazioni della tintura madre di Cimicifuga
- Vampate di calore: tintura madre di Salvia, Detox depurativo epatico, perle di Borragine
- Turbe della menopausa: Relax migliora, Magnesio citrato, macerato glicerico di rubus, macerato glicerico di vaccinium vitis idaea, AgingOX, AgingQ
- Dolori mestruali: tintura madre di Agnocasto, Dolor antidolorifico naturale, magnesio citrato tavolette, macerato glicerico di rubus idaea
Fonti Bibliografiche:
Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali. E. Campanini – 2016 Ed. Tecniche nuove
Farmaci Vegetali. Manuale ragionato di fitoterapia. P. Campagna – 2008 Ed. Minerva medica
Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci. F. Fiorenzuoli -2013 Ed. Tecniche nuove
Medicina tradizionale erboristica. S. Iozzi – 2009 Ed. Tecniche nuove
Fitoterapia. Principi di fitoterapia clinica, tradizionale, energetica, moderna. E. Sangiorgi et al. – 2007 Ed. Ambrosiana
Le informazioni sopra riportate sono di natura puramente informativa, non sono da intendersi in alcun caso come prescrizioni o indicazioni terapeutiche. Consultare sempre preventivamente il proprio medico curante in caso di assunzione di farmaci, terapie in corso, malessere o malattia.