Berberina: cos’é e come riduce il colesterolo

Berberina colesterolo

Cos’è e dove si trova

La berberina è un composto naturale di colore giallo-dorato. Si tratta di un metabolita secondario, nello specifico di un alcaloide isochinolinico.

Si trova nelle radici, nei rizomi e nella corteccia di diverse specie vegetali appartenenti principalmente al genere Berberis (in particolare Berberis aristata e Berberis vulgaris, della famiglia delle Berberidaceae).

Non è coinvolta nei processi biologici primari e vitali della pianta, ma ricopre un ruolo in numerose attività fondamentali per la sopravvivenza dei vegetali. Protegge le piante dai patogeni e dagli erbivori e ha la capacità di attrare gli insetti impollinatori.

Negli ultimi anni è stata oggetto di numerosi studi scientifici che hanno dimostrato le sue proprietà antimicrobiche, ipoglicemizzanti, ipolipemizzanti ed immunomodulanti.

La sua attività ipocolesterolemizzante è risultata di interesse scientifico perché agisce con meccanismi d’azione diversi da quelli osservati con il lievito di riso rosso o con le statine.

Proprietà

Le proprietà benefiche della berberina sono note da secoli. La medicina tradizionale cinese e ayurvedica la utilizzano per regolare i livelli glicemici e per proteggere la funzionalità epatica e cardiovascolare.

Le analizziamo qui sotto con maggiori dettagli.

Riduce il colesterolo

L’assunzione di berberina, specialmente se associata ad un miglioramento dello stile di vita, può contribuire ad una riduzione del contenuto di grasso epatico, al miglioramento dei profili lipidici e del peso corporeo.

Studi preliminari sull’assunzione di berberina per via orale hanno dimostrato un effetto positivo sul profilo lipidico, sui livelli di colesterolo, LDL e trigliceridi nel sangue.

Secondo gli studi la berberina regola l’espressione dei recettori LDL sugli epatociti ed inibisce l’espressione della proteina PCSK9, determinando in tal modo la riduzione dei lipidi.

Inoltre sembra che agisca anche attraverso altri meccanismi di azione, in particolare:

  • riduce l’assorbimento del colesterolo nell’intestino e favorisce la sua escrezione fecale.
  • stimola lo scambio epatico del colesterolo e la formazione degli acidi biliari.
  • rallenta la sintesi endogena di colesterolo e trigliceridi.
  • stimola l’AMPK (sistema delle proteine chinasi AMP dipendenti), che può contrastare l’accumulo degli acidi grassi.

In uno studio di 3 mesi su 32 pazienti ipercolesterolemici, la somministrazione orale di berberina ha ridotto i livelli sierici di colesterolo totale del 29%, i trigliceridi del 35% e il colesterolo LDL del 25%.

Un aspetto clinicamente valutato dell’attività della berberina è il suo effetto di riduzione del colesterolo, in particolare in combinazione con estratto di lievito di riso rosso, e policosanoli. Questa associazione nutraceutica, associata a una dieta ipolipemizzante, ha ridotto i livelli di colesterolo totale e di LDL-C. (1)

In combinazione con composti di origine vegetale come l’acido clorogenico è stata osservata una riduzione dei livelli di colesterolo LDL.

In particolare, è stato osservato che l’associazione Berberina-Silimarina è in grado di migliorare l’assimilabilità orale, e dunque l’azione benefica della Berberina sul quadro lipidico. (1)

Il nostro integratore per il colesterolo Riso Rosso fito-fortificato, contiene Berberina in sinergia con altri 10 attivi, tra cui lievito da riso rosso, carciofo titolato al 5% in acido clorogenico e Cardo Mariano titolato all’80% in Silimarina.

Abbassa la glicemia

L’azione ipoglicemizzante della berberina è nota da secoli, la medicina tradizionale cinese la utilizza per il trattamento del diabete.

Secondo le ricerche la berberina è in grado di diminuire la resistenza insulinica e di ostacolare l’assorbimento intestinale di glucosio, tramite inibizione degli enzimi disaccaridasi.

Questo alcaloide agisce aumentando l’attività dell’enzima AMPK, che regola il metabolismo del glucosio e dei lipidi e può costituire un valido supporto nel diabete di tipo 2.

Inoltre è in grado di migliorare i parametri legati all’obesità come il BMI (indice di massa corporea) e di ridurre lo stato di infiammazione cronica, tramite riduzione della proteina C-reattiva. 1

Secondo gli studi l’effetto ipoglicemizzante della berberina è paragonabile a quello della metformina, pur se in dosaggi differenti.

Protegge il sistema cardiovascolare

La perdita di funzionalità dell’endotelio vasale rappresenta uno degli eventi precoci nell’aterosclerosi.

La berberina è in grado di ridurre l’espressione delle molecole di adesione e delle chemochine, inibendo l’attivazione dell’endotelio e preservandone l’integrità.

Ha un effetto antiaritmico, sostiene la funzione cardiaca e contribuisce ad equilibrare la pressione sanguigna riducendo il colesterolo nel sangue. 1

Ha azione antitumorale

Negli ultimi anni è stato evidenziato che la berberina inibisce la proliferazione cellulare ed è citotossica nei confronti delle cellule tumorali.

Tale scoperta ha alimentato l’interesse verso questo composto naturale che ad oggi è oggetto di moltissimi studi volti a descrivere il suo meccanismo d’azione.

I dati ottenuti supportano un ruolo attivo della berberina nell’inibire la proliferazione delle cellule tumorali, in particolare nei confronti di cancro al seno, alla vescica, epatocarcinoma e cancro del colon.

La sua azione si esplica favorendo l’arresto del ciclo cellulare, inducendo l’apoptosi e l’autofagia e tramite soppressione dell’angiogenesi e delle metastasi.

Contrasta le infezioni virali

La berberina è in grado di inibire la replicazione di diversi virus come herpes simplex, citomegalovirus, papillomavirus e HIV supportando la risposta immunitaria dell’ospite. 1

Assorbimento

Il limite della berberina è dato dalla sua bassa biodisponibilità in quanto viene scarsamente assorbita a livello intestinale.

Secondo gli studi, la somministrazione di Berberina e Silimarina associate può indurre un miglioramento del profilo lipidico e della secrezione di insulina nei pazienti dislipidemici.

Per aumentare l’assimilazione della berberina contenuta nel nostro integratore per il colesterolo, la abbiamo associata con l’estratto di Silybum marianum (titolato all’80% in silimarina).

Effetti collaterali e controindicazioni

La berberina è una sostanza sicura per la maggior parte della popolazione alle dosi suggerite (500-1500 mg/die). Eventuali reazioni avverse sono rare e spesso sono state osservate a dosaggi più elevati. Tra queste ricordiamo:

  • costipazione
  • diarrea
  • flatulenza

É necessario prestare attenzione alla contemporanea assunzione con farmaci cardioattivi, analettici respiratori, antidiabetici e antipertensivi.

Per la sua capacità di interferire con il normale metabolismo della bilirubina nei lattanti, se ne sconsiglia l’utilizzo in gravidanza, allattamento e nei bambini.

La berberina è fortemente controindicata in caso di assunzione di ciclosporina.

Inoltre, la berberina può interagire con alcuni farmaci come anticoagulanti, antiaritmici e farmaci per il diabete. Prima di assumerla consigliamo di consultare il medico, soprattutto per dosaggi superiori a quelli considerati sicuri.

Integratori di Berberina

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I laboratori di Fitosofia hanno prodotto ColestAct, un integratore studiato per favorire il miglioramento del profilo lipidico, in particolare per migliorare i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi.

Oltre alla berberina, ColestAct contiene estratti di carciofo, cardo mariano titolato all’80% in silimarina, bergamotto, riso rosso fermentato,  zinco, vitamina E, Selenio, vitamina B6, B12 e acido folico.

Data la sua composizione e concentrazione, è sicuramente il nostro integratore più efficace per il colesterolo.

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