Come identificare l’acne ormonale femminile, ecco cos’è e da cosa dipende. Il suo legame con il ciclo mestruale e le ultime ricerche.
Cos’è l’acne ormonale femminile
L’acne ormonale femminile è una dermatosi che si manifesta sotto forma di infiammazione della pelle con un’aumentata untuosità o seborrea, presenza di comedoni o punti neri e comparsa di foruncoli infiammati o pustole.
Nella maggior parte dei casi l’acne ormonale femminile compare durante il periodo della pubertà. La causa della comparsa di queste eruzioni acneiformi è da ricercarsi nell’attività ormonale.
Durante il periodo puberale infatti, il rapido aumento dei livelli ormonali determina una maggiore attivazione delle ghiandole sebacee. I follicoli della pelle, ostruiti dall’eccessivo accumulo di sebo, portano alla formazione di comedoni, foruncoli e, nei casi più gravi, cisti e noduli.
Questo processo infiammatorio si acuisce a causa della proliferazione di batteri presenti sulla cute, che determinano lesioni localizzate su volto, collo, torace e dorso.
L’infiammazione dei follicoli pilosebacei si manifesta principalmente durante l’età adolescenziale, tuttavia possono comparire fenomeni di acne, detta tardiva, anche in età adulta.
La comparsa dell’acne può dipendere da molteplici fattori come predisposizione genetica, stress e disordini alimentari, esposizione a germi e batteri, fattori immuno/infiammatori e fattori ormonali.
I prodotti erboristici più indicati per l’acne ormonale femminile sono le Perle di Borragine ed il Gemmoderivato di Rubus Idaeus. Se l’intestino non è regolare è possibile assumere i fermenti lattici vivi. Ad uso topico consigliamo la Crema detossinante viso applicata localmente. Il risultato è solitamente riscontrabile entro 2 settimane dall’inizio del trattamento.
Cause ormonali
Gli ormoni sessuali sono ormoni di tipo steroideo a base lipidica. Si tratta di messaggeri chimici prodotti dalle ghiandole endocrine – dalle ovaie per i soggetti femminili e dai testicoli per i soggetti maschili – e classificati in:
- androgeni;
- estrogeni;
- progestinici.
In modo particolare gli androgeni durante l’adolescenza raggiungono livelli di siero molto elevati, determinando alterazioni dell’equilibrio ormonale. Lo squilibrio ormonale determina a sua volta una crescita delle ghiandole sebacee, causando la manifestazione di una maggiore quantità di sebo e la comparsa di eruzioni acneiformi.
Come vedremo in seguito, sia prima della comparsa del ciclo mestruale, sia durante, le concentrazioni ormonali possono variare per un aumento fisiologico del progesterone che causa la comparsa dell’acne.
La presenza di queste eruzioni acneiformi – prima e durante il ciclo mestruale – è dunque sintomo di uno squilibrio ormonale che può essere trattato con rimedi naturali volti a regolarizzare il ciclo mestruale o con l’utilizzo di creme che contrastano la proliferazione dei batteri purificando la pelle.
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La remissione spontanea dell’acne vulgaris o adolescenziale in età post-adolescenziale si verifica fino al 50% dei pazienti affetti, a differenza di altre malattie infiammatorie della pelle come la psoriasi e la rosacea che hanno invece un decorso cronico.
Ricordiamo inoltre che alcuni disordini endocrinologici specifici, come la sindrome dell’ovaio cistico, la sindrome di Cishing e neoplasie androgeno-secementi, possono manifestarsi con fenomeni acneiformi patologici.
Acne e ciclo mestruale
Mentre per i soggetti maschili gli ormoni si stabilizzano gradualmente con il trascorrere degli anni, per i soggetti femminili l’equilibrio ormonale continua a subire delle variazioni dovute principalmente a:
- ciclo mestruale;
- gravidanza;
- menopausa.
In modo particolare il ciclo mestruale causa uno squilibrio dei livelli ormonali, con conseguente comparsa di infiammazioni cutanee con fenomeni come foruncoli, pustole e punti neri.
Durante i 28 giorni del ciclo mestruale, i livelli degli ormoni cambiano gradualmente e costantemente.
Dal primo giorno della mestruazione al quattordicesimo, l’estrogeno – ovvero l’ormone sessuale tipico dell’organismo femminile prodotto dalle ovaie – è dominante sul progesterone – l’ormone che predispone il corpo femminile ad un eventuale concepimento e alla gravidanza.
Dal quattordicesimo al ventottesimo giorno il progesterone diventa invece l’ormone dominante ed è proprio questo aumento a favorire la maggiore produzione di sebo.
Inoltre, prima dell’inizio della mestruazione, estrogeno e progesterone sono a livelli minimi, mentre il testosterone ha una presenza dominante che causa un’ulteriore produzione di sebo.
Ecco perché nei giorni precedenti e durante la comparsa delle mestruazioni possono comparire eruzioni acneiformi anche in donne adulte.
Ultime ricerche scientifiche sull’acne ormonale femminile
Una ricerca pubblicata il 26 settembre 2020 sulla rivista Trends in Immunology riporta che lo sviluppo di trattamenti innovativi per la cura dell’acne dovranno concentrarsi sulla promozione di meccanismi che ripristinano l’omeostasi tra la pelle del viso e il suo ambiente microbico e chimico.
Sulla base di dati immunologici e dermatologici i ricercatori ipotizzano che la ricerca futura dovrebbe concentrarsi sull’identificazione di come l’acne potrebbe risolversi mediante la regolazione del sistema immunitario della pelle o una migliore integrità della barriera cutanea.
“Siamo convinti che questa ricerca sarà altamente strumentale per lo sviluppo di trattamenti nuovi e innovativi per l’acne“, afferma Szegedi, team leader della ricerca.
“Inoltre, i meccanismi che avviano, amplificano, risolvono o perpetuano l’acne potrebbero avere percorsi comuni con malattie che si sviluppano in altri sistemi di organi e la conoscenza acquisita su scala più ampia su questo fronte può aiutare a comprendere meglio una varietà di condizioni patologiche.“
Un’ulteriore ricerca scientifica ha esaminato le alterazioni del microbioma cutaneo per la ricerca di trattamenti a base di probiotici.
Secondo questo studio alcuni microrganismi hanno dimostrato di agire non solo nella prevenzione, ma anche nella competizione per microrganismi patogeni, agendo positivamente sul processo infiammatorio.
Stando alle ricerche in vitro i batteri che hanno mostrato il più alto potenziale di controllo dell’acne sono lo Staphylococcus, Streptococcus, Lactococcus, Lactobacillus ed Enterococcus.
Inoltre l’uso di sostanze inibitorie simili alla batteriocina, prodotte dai probiotici e responsabili della loro attività antimicrobica, sembrano essere un’alternativa interessante per il trattamento dell’acne ormonale femminile.