I lassativi antrachinonici possono essere di origine naturale o di sintesi. In entrambi i casi rappresentano un rimedio immediato per l’intestino lento.
Anche se dal punto di vista dell’efficacia sono ideali, il loro principio d’azione genera infiammazione nel nostro intestino. A lungo andare possono far cronicizzare la nostra stitichezza, peggiorando ulteriormente la situazione.
Se possibile, è sempre meglio ricorrere a rimedi solutivi naturali. Inoltre dobbiamo saper scegliere cosa mangiare per andare in bagno e sapere qual è il modo corretto per evacuare.
Cosa sono e come agiscono
I lassativi antrachinonici fanno parte dei cosiddetti lassativi da contatto. Sono caratterizzati da principi attivi appartenenti alla famiglia dei chinoni, presenti nelle cortecce, nelle foglie, nei legni o nelle radici di molte piante come la Senna, Frangola, Rabarbaro ed altre.
Esercitano la loro azione in due modi: irritano le cellule della muscolatura liscia intestinale e stimolano il rilascio di cloruro da parte delle pareti intestinali, cui segue per osmosi un flusso di acqua e sodio (Na+) che si accumula nel lume intestinale.
L’effetto finale consiste in un aumento delle contrazioni, della peristalsi e del volume e della fluidità delle feci e nella riduzione del tempo di transito.
Effetti collaterali
I lassativi antrachinonici, anche se naturali, dovrebbero essere utilizzati solo raramente come terapia a breve termine per risolvere problemi contingenti. Il loro utilizzo prolungato provoca una serie di effetti collaterali quali:
- scolorimento delle urine
- eccessiva perdita di acqua e sali minerali
- fenomeni allergici
- congestione delle emorroidi
- crampi addominali
- melanosi reversibile del colon dovuto al danneggiamento delle cellule della mucosa intestinale.
Il loro utilizzo contrasta l’assorbimento dei nutrienti e può indurre abitudine e tolleranza. I lassativi antrachinonici sono prodotti ad azione sintomatica con controindicazioni progressive specialmente su utilizzati per lunghi periodi. Utilizzarli tutti i giorni non rientra nelle buona pratiche di salute.