Colite linfocitica: sintomi, dieta e cure naturali

Colite linfocitica

Quali sono i sintomi caratteristici della colite linfocitica

La colite linfocitica è una malattia infiammatoria cronica intestinale che si manifesta con episodi di diarrea acquosa e dolore alla pancia. A differenza della colite ulcerosa, la linfocitica è caratterizzata da un incremento dei linfociti intra-epiteliali che provocano fenomeni di diarrea acquosa senza sangue.

I soggetti maggiormente colpiti sono gli over 65 e le donne in menopausa. La colite linfocitica provoca gonfiore dei tessuti dando origine a dolori crampiformi all’addome. Il processo infiammatorio può portare ad altri sintomi quali:

  • forte dolore alla pancia;
  • progressiva perdita di peso;
  • disidratazione;
  • nausea;
  • debolezza;
  • dolori articolari;
  • gonfiore addominale;
  • incapacità di controllare i movimenti intestinali.

La causa della colite linfocitica è in gran parte sconosciuta, ma può essere ricondotta a una risposta immunitaria inappropriata al microambiente luminale intestinale in individui geneticamente sensibili.

Insieme alla colite collagenosa, la colite linfocitica è un tipo di colite microscopica. I sintomi possono durare per molti mesi e possono essere associati a malattie autoimmuni come la colite ulcerosa, la celiachia e alcune forme di artrite.

I soggetti più a rischio

Colite linfocitica come riconoscere i sintomi

In alcuni soggetti le infezioni batteriche e virali possono scatenare i primi sintomi. Determinati problemi di salute possono aumentare il rischio di incidenza della malattia:

  • diabete;
  • celiachia;
  • malattie della tiroide;
  • malattia infiammatoria intestinale.

Un ricerca scientifica ha dimostrato che i fumatori sono soggetti più a rischio di sviluppare la malattia infiammatoria linfocitica. Il fumo infatti interferisce con il flusso sanguigno di cui l’intestino ha bisogno per un corretto funzionamento.

La ricerca condotta con meta-analisi ha rilevato un rischio significativamente più elevato di comparsa di colite linfocitica microscopica tra i fumatori rispetto ai non fumatori. Il rischio di sviluppare l’infiammazione cronica sembra invece attenuato tra gli ex-fumatori.

Casi pediatrici

Sebbene i sintomi si riscontrino principalmente negli adulti, la colite linfocitica può manifestarsi anche in bambini e adolescenti. Una recente ricerca scientifica ha condotto delle indagini su pazienti pediatrici affetti da questa patologia infiammatoria dell’intestino.

I risultati hanno dimostrato che tutti i pazienti affetti da colite linfocitica presentano una mutazione genetica del tipo CTLA4 e STAT 3, associata ad enteropatia autoimmune ovvero una patologia caratterizzata da diarrea secretiva grave e intrattabile.

I sintomi da diarrea acquosa sono inoltre associati ad una cattiva alimentazione e malnutrizione con arresto della crescita e importante perdita di peso soprattutto se la patologia si verifica nei primi 6 mesi di vita.

La dieta per la colite

Per modulare il sistema immunitario e ridurre l’infiltrazione della mucosa intestinale da parte dei linfociti intra-epiteliali è importante seguire una dieta equilibrata.

La parziale inibizione della malattia infiammatoria dell’intestino può avvenire mediante una dieta equilibrata ricca di fibre.

Nota bene: le fibre vanno utilizzate con moderazione perché favoriscono una buona peristalsi intestinale e puliscono il lume intestinale, ma non devono essere in eccesso perché possono irritare l’intestino e peggiorare i sintomi.

Alimenti consigliati

Colite linfocitica alimenti consigliati

In generale vanno preferiti i metodi di cottura al vapore, la pentola a pressione, il cotto al vapore ed i bolliti. Gli alimenti da preferire per prevenire e alleviare i sintomi della colite linfocitica sono:

  • verdure preferibilmente cotte;
  • pesce lesso;
  • formaggi a lunga fermentazione;
  • vellutate
  • brodo di verdure;
  • minestre di avena, orzo, riso, tapioca;
  • alimenti freschi;
  • cereali semi-integrali;
  • patate;
  • carote;
  • zucchine;
  • zucca;
  • yogurt greco e kefir;
  • spezie: basilico, cannella, rosmarino, timo, sedano.

Alimenti da evitare

Colite linfocitica alimenti da evitare

I cibi che peggiorano i fenomeni diarroici sono invece da evitare. In presenza di sintomi della colite linfocitica è consigliato eliminare dal proprio regime alimentare:

  • latticini;
  • cibi ricchi di grassi;
  • caffeina;
  • bibite gassate;
  • alimenti ricchi di glutine;
  • pane e cereali raffinati e integrali;
  • cibi in scatola;
  • alimenti a lunga conservazione;
  • dolcificanti artificiali;
  • carciofo, insalate, bietole in foglia (in quanto troppo ricchi di fibra grezza);
  • vegetali che provocano fermentazione intestinale come cavoli, scorzonera, topinambur e certe varietà di rape;
  • ortaggi “pesanti” come i peperoni e i cetrioli;
  • uva e frutta essiccata;
  • legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli): favoriscono le fermentazioni ed il dolore.

Colite linfocitica e celiachia

La colite linfocitica e la celiachia condividono molte manifestazioni cliniche. Una serie di studi dimostrano una maggiore prevalenza (4–15%) della celiachia tra i pazienti con sottotipo linfocitico di colite microscopica.

Rapporti precedenti hanno suggerito che alcuni pazienti con malattia celiaca concomitante possono avere miglioramenti seguendo una dieta priva di glutine, riducendo al minimo la necessità di terapia medica.

Tuttavia il ruolo del glutine nella patogenesi della colite linfocitica microscopica rimane in gran parte sconosciuto.

Cure naturali per la colite

Le tecniche di rilassamento come lo yoga e alcune tecniche di training e respirazione possono favorire l’attenuazione degli stati ansiosi legati alla comparsa dei sintomi da colite.

In caso di comparsa di sintomi in bambini e adolescenti è consigliato rivolgersi a nutrizionisti, naturopati, terapeuti e psicologi professionisti.

Per alleviare la sintomatologia, soprattutto in caso di comparsa di fenomeni diarroici, è consigliato ricorrere a cure naturali specifiche per la colite. Consigliamo l’integrazione dei seguenti rimedi naturali:

  • Fermenti lattici con Lactobacillus Acidophilus: L’idrolisi della caseina (presente nel latte fresco e nei formaggi) ad opera del Lactobacillus Acidophilus genera molecole in grado di ridurre la proliferazione linfocitaria.
  • Digestivo naturale: una migliore qualità enzimatica favorisce la digestione e la qualità del bolo fecale, riducendone i tempi di permanenza e di fermentazione nell’intestino.
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