- 1 Quanti microgrammi (μg = 1/1000 mg) di vitamina D è consigliato assumere al giorno per soddisfare il fabbisogno dell’organismo? I dosaggi raccomandati dipendono da vari fattori, ecco quali.
- 1.1 Il dosaggio giornaliero di Vitamina D consigliato dipende dalla fascia di età
- 1.2 Dose giornaliera di Vitamina D3 negli integratori in Italia
- 1.3 Vitamina D3: meglio piccole dosi giornaliere o dosaggi concentrati una tantum?
- 1.4 Soggetti con un fabbisogno maggiore di Vitamina D
- 1.5 Effetti da sovradosaggio di Vitamina D
Quanti microgrammi (μg = 1/1000 mg) di vitamina D è consigliato assumere al giorno per soddisfare il fabbisogno dell’organismo? I dosaggi raccomandati dipendono da vari fattori, ecco quali.
La vitamina D è una vitamina liposolubile di fondamentale importanza per l’omeostasi di calcio e fosfato nel nostro organismo, nonché per la corretta funzionalità del sistema immunitario.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina D (RDA = dose giornaliera raccomandata) varia principalmente in funzione di:
- Età
- Sesso
- Etnia
- Stagione
Queste variazioni di richiesta in persone diverse possono essere spiegate dal fatto che:
- In neonati e bambini è in corso il processo di sviluppo delle ossa, perciò il ricambio è maggiore ed aumenta il fabbisogno;
- Negli anziani vi è una produzione di vitamina D inferiore di circa il 30% rispetto agli adulti;
- Nei soggetti con carnagione scura la produzione di vitamina D è inferiore a causa della maggiore quantità di melanina contenuta nella loro pelle;
- In primavera ed estate la maggiore esposizione solare aumenta la produzione di vitamina D a livello cutaneo.
Fatte queste premesse, il National Institutes of Health (NIH) consiglia➚, oltre a una adeguata esposizione solare, un’assunzione media di circa 400-800 UI o 10-20 microgrammi (μg) al giorno, a seconda delle età.
Il dosaggio giornaliero di Vitamina D consigliato dipende dalla fascia di età
- Fino a 12 mesi: 10 μg/400 UI;
- 1-13 anni: 15 μg/600 UI;
- 14-18 anni: 15 μg/600 UI;
- 19-70 anni: 15 μg/600 UI;
- Oltre i 71 anni: 20 μg/ 800 UI;
- Donne in gravidanza e allattamento: 15 μg/600 UI.
Dose giornaliera di Vitamina D3 negli integratori in Italia
Per la produzione di integratori alimentari, il Ministero della Salute➚ ha stabilito una dose massima giornaliera di 50 μg di Vitamina D3, pari a 2000 U.I.
Il nostro integratore di Vitamina D3 contiene proprio 50 μg di Vitamina D3, oltre a 75 μg di Vitamina K2 e 135mg di Magnesio.
Vitamina D3: meglio piccole dosi giornaliere o dosaggi concentrati una tantum?
Studi recenti hanno comparato la somministrazione in boli (dosi elevate in unica assunzione) con dosi equivalenti suddivise giornalmente.
L’assunzione in dosi più basse e più frequenti permette un assorbimento molto superiore ed è quindi da preferire.
Da uno studio del 2010 su donne over 70 anni si è osservato che dosi di 500.000 UI una volta all’anno aumentano il rischio di cadute e fratture ossee.
Soggetti con un fabbisogno maggiore di Vitamina D
Alcuni soggetti sono predisposti ad una carenza di Vitamina D, per questi è solitamente consigliata una somministrazione in dosi maggiori rispetto a quelle elencate sopra. In particolare:
- Persone di colore: melanina e vitamina D sono inversamente proporzionali, maggiore è la quantità di melanina contenuta a livello cutaneo, minore sarà la capacità della cute di produrre vitamina D. (vedi l’articolo scientifico➚).
- Anziani: con l’avanzare dell’età la capacità della pelle di produrre Vitamina D si abbassa, perciò dovremo integrare più vitamina D.
- Neonati allattati al seno: il latte materno da solo non è in grado di fornire l’adeguato quantitativo vitaminico, perciò occorrerà una supplementazione di circa 10 μg al giorno;
- Soggetti che fanno abuso di alcol o soffrono di malattie epatiche e renali: queste condizioni compromettono la corretta conversione della forma biologicamente inattiva della vitamina in quella attiva;
- Soggetti che ricevono trattamenti farmacologici con effetti sul metabolismo della vitamina;
- Persone in sovrappeso: il tessuto adiposo tende a sequestrare la Vitamina D, rendendola meno disponibile per l’organismo.
Effetti da sovradosaggio di Vitamina D
Spesso si pensa che le vitamine facciano sempre bene, ma bisogna fare attenzione perché come per tutte le cose il troppo stroppia.
Anche nell’integrare vitamine occorre fare attenzione: l’assunzione di dosi eccessive di vitamina D può causare tossicità e favorire l’aumento dei livelli di calcio nel sangue ( ipercalcemia ).
Con dosi molto elevate non si intende 1 compressa di integratore in più, bensì dell’assunzione di dosi 60-100 volte superiori a quella raccomandata, prolungata per molti mesi.
I sintomi dell’ipervitaminosi D sono:
- perdita di appetito;
- nausea; vomito;
- debolezza;
- ipertensione arteriosa;
- deposizione di calcio in eccesso negli organi, con conseguente danno organico.
La diagnosi viene fatta per mezzo di esami ematici nei quali si misura il livello di vitamina D nel sangue.
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