Ma la stitichezza cos’è e quali sono le conseguenze di una motilità intestinale rallentata? Scoprilo leggendo l’articolo.
Basta non andare qualche giorno in bagno con regolarità per cominciare a sentire sul proprio corpo il fastidio provocato dalla stitichezza, col gonfiore che avanza nella zona addominale e le fitte, continue e lancinanti, che attaccano il basso ventre.
Avere una corretta regolarità intestinale è fondamentale per mantenere in buona salute sia lo spirito che il corpo. Un’alterazione di questo aspetto può causare molti problemi, portando chi ne soffre a sentirsi sempre a disagio o appesantito e in gran parte dei casi dolorante.
Per non parlare del meteorismo, spesso correlato alla stitichezza.
Per contrastare la stitichezza ci sono diversi metodi, tutti naturali, e pronti ad aiutare chi ne soffre a gestire al meglio questo disturbo dell’apparato gastrointestinale.
Ma prima di concentrarci sui rimedi…
Cos’è la stitichezza?
La stitichezza o stipsi non è altro che un disturbo dell’apparato intestinale che rende la defecazione molto difficile oppure del tutto assente nei casi più gravi. Rende così impossibile svuotare del tutto l’intestino e procura a chi ne soffre dolori al basso ventre, gonfiore e sensazione di pesantezza.
Nella maggior parte dei casi, chi soffre di stitichezza non ha una defecazione totalmente annullata, bensì è spesso poco frequente e costringe chi ne soffre a faticare, una volta seduto sulla tazza, per poter espellere le feci.
La stipsi in alcuni casi è sintomo di alcune patologie che riguardano l’aspetto gastrointestinale del nostro organismo. Ma non solo: può essere causata anche dall’assunzione di medicinali, da un’alimentazione scorretta e povera di fibre, da alterazioni del ritmo circadiano e tanto altro ancora.
Non esiste una frequenza di evacuazione media: questa cambia a seconda della persona, del suo modo di vivere e di nutrirsi. Generalmente si associa ad una corretta fisiologia la frequenza di 3 evacuazioni a settimana, anche se per molti l’evacuazione deve essere per forza di cose giornaliera.
La Stipsi ha varie forme poiché come rilevato prima non ha sempre la stessa origine.
Si parla di Stitichezza Primaria se il caso interessato vede un semplicemente rallentamento della defecazione, con la necessità da parte di chi ne soffre di passare molto tempo in bagno e di doversi sforzare molto per riuscire a completare l’evacuazione.
Parliamo di Stitichezza Secondaria quando questa alterazione della corretta fisiologia è dovuta a fattori esterni a quello gastrointestinale, come i seguenti:
- uno stile di vita improntato alla sedentarietà,
- la presenza di un problema batterico o metabolico di cui non si ha conoscenza poiché pressoché asintomatico,
- l’uso di diversi farmaci per la gestione di disturbi dell’umore o per contenere l’avanzare di alcune malattie degenerative, come gli antispastici.
Quali sono i sintomi della stitichezza?
Per essere sicuri di soffrire di stipsi si dovrebbe in ogni caso consultare un medico, l’unico in grado di analizzare accuratamente i sintomi e trovare la soluzione al problema. Ma alcuni campanelli d’allarme possono darci modo di capire se siamo incappati in questo fastidioso disturbo.
Tra i sintomi più comuni troviamo i seguenti:
- una netta riduzione del numero di evacuazioni, fino ad arrivare a meno di tre a settimana,
- gonfiore addominale,
- difficoltà a evacuare,
- una sensazione di pesantezza continua e di non aver completamente svuotato l’intestino,
- evacuazioni presenti ma ridotte (in genere con feci dure a palline) nonostante si senta il bisogno di liberarsi di molte feci.
Rimedi alla stitichezza
La stitichezza non ha rimedi definitivi: purtroppo è un disturbo che si può presentare più volte nel corso della vita. Spesso è anche un ottimo modo per capire se stiamo sbagliando qualcosa dal punto di vista dell’alimentazione o dello stile di vita.
Ci sono però vari aiuti che possono tranquillamente essere presi in considerazione che aiutano a contrastare e prevenire il problema nel migliore dei modi.
Ecco quali:
- Dobbiamo mutare il nostro regime alimentare, improntarlo all’assunzione di frutta, verdure e fibre, tante fibre, che aiutano molto a regolarizzare l’intestino ed avviarlo all’evacuazione. Soprattutto a colazione, il pasto più importante della giornata, bisogna fare scorta di fibre, così da assicurarci una protezione per tutto il giorno.
- Importante, a pari merito, è l’idratazione; spesso le persone che soffrono di stitichezza sono quelle che bevono molto poco durante l’arco della giornata, limitandosi a farlo durante i pasti. Bisogna bere almeno due litri d’acqua al giorno.
- Evitare di reprimere lo stimolo ad evacuare anche se ci si trova fuori casa. È necessario assecondare sempre l’intestino: il rischio è quello di irritarlo e provocare così un’alterazione nel corso naturale dell’evacuazione.
- Non fare una vita sedentaria: cercare di rispettare una tabella di attività fisica, utilissimo per quel che riguarda la mobilità intestinale.
- Non usare lassativi o purganti senza prima aver consultato un medico:è assolutamente sconsigliato fare usi di questi rimedi farmaceutici senza un controllo adeguato.
- Utilizza gli integratori naturali per regolarizzare l’intestino e andare regolarmente di corpo.
A proposito di quest’ultimo punto abbiamo 3 integratori in particolare da consigliarti: i fermenti lattici, il Succo di Aloe Vera o le Perle di Olio di Lino.
Sono tutti strumenti utili per aiutare il tuo intestino a liberarsi e ritrovare finalmente la serenità.
Per avere ulteriori informazioni sul tema della stitichezza ti invitiamo a leggere l’approfondimento del Dott. Cammarata: Stitichezza: cause, sintomi e rimedi naturali
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