Cos’è l’ipomagnesiemia e quali sono i possibili effetti della carenza prolungata di Magnesio nel sangue
La carenza di magnesio (ipomagnesiemia), ovvero la concentrazione inferiore alla norma di magnesio nel sangue, si verifica quando la concentrazione sierica di magnesio é minore di 0,75 mmol/L.
Tale condizione é associata a vari disturbi, come deformità scheletriche, malattie cardiovascolari e sindrome metabolica.
La carenza cronica di Magnesio può essere un fattore correlato con una serie di malattie o disturbi, tra cui:
- morbo di Alzheimer
- insulino-resistenza
- diabete mellito di tipo 2
- ipertensione
- malattie cardiovascolari (ad es. Ictus)
- emicrania
- disturbo da deficit di attenzione
- iperattività (ADHD)
L’ipomagnesiemia può essere diagnosticata attraverso un esame del sangue.
Purtroppo i livelli sierici di magnesio misurati di routine non sempre riflettono lo stato del magnesio totale presente nell’organismo, pertanto molto spesso è difficile capire se una persona soffre di una carenza di magnesio.
La sua carenza è più diffusa di quanto si possa pensare, soprattutto tra gli anziani e nelle donne di tutte le età. Vediamo da cosa è causata.
Cause del deficit di magnesio
Le carenze di magnesio in persone sane possono essere riconducibili ad un ridotto apporto con la dieta, ad un aumentato fabbisogno oppure ad una elevata perdita per esempio con l’attività fisica.
Inoltre la mancanza di questo minerale può essere dovuta a fattori che ne aumentano l’escrezione o riducono l’assorbimento intestinale come:
- elevata assunzione di calcio
- abuso di alcol
- interventi chirurgici addominali
- farmaci ed integratori diuretici
- lassativi forti
- caffeina
- patologie di fegato, reni o pancreas
- contraccettivi orali
- assunzione prolungata di antibiotici
- utilizzo prolungato di inibitori di pompa protonica (farmaci per il reflusso gastrico)
- patologie da malassorbimento intestinale (come rettocolite ulcerosa, morbo di Crohn, celiachia)
Sintomi della carenza di Magnesio
I primissimi segni della mancanza di magnesio non sono specifici e includono:
- perdita di appetito
- letargia
- nausea e vomito
- agitazione e insonnia
- debolezza e crampi muscolari
Oltre a questi, la sintomatologia generale dell’ipomagnesiemia può includere anche:
- ansia e depressione
- dismenorrea e amenorrea
- iperattività
- mal di testa
- irritabilità
- intorpidimento
- disacusia e acufeni
- bassa tolleranza allo stress
- ridotta performance atletica
Sintomi neurologici
Il magnesio influenza diversi percorsi di neurotrasmissione e svolge un ruolo di importanza vitale nella modulazione della biochimica cerebrale.
Gli scienziati collegano numerosi sintomi neurologici alla carenza di magnesio. Infatti, il maggiore afflusso di Calcio (Ca+) che ne consegue può stimolare e sovra-eccitare le cellule nervose causando sintomi come:
- insonnia e irritabilità
- alterazione del tono dell’umore
- depressione
- annebbiamento mentale e scarsa memoria
- emicrania
- parestesia
- convulsioni, tremori e vertigini
Se soffri di alcuni di questi sintomi, può esserti utile sapere che il Magnesio Pidolato è in grado di favorire il passaggio del magnesio al cervello attraverso la barriera emato-encefalica (BEE).
Effetti sui muscoli
Circa il 25% del Magnesio presente nel nostro corpo si trova nel tessuto muscolare (1). Qui il Magnesio è adibito principalmente alla produzione di energia e alla contrazione muscolare.
La carenza di Magnesio può dunque implicare una riduzione della forza muscolare e altri effetti come:
- contrazioni e spasmi muscolari
- crampi a piedi, gambe e polpacci
- formicolio
- spasmo carpopedale
- dolore al collo e alla schiena
- spasmi urinari
- tetania da magnesio basso
Il Magnesio Malato viene consigliato per sostenere la produzione di energia cellulare (ATP) e le prestazioni fisiche degli sportivi.
Sintomi gastrointestinali
- stitichezza
Sintomi cardiovascolari
Il magnesio favorisce il buon funzionamento del sistema cardiovascolare, regola il tono vascolare e contrasta le calcificazioni vascolari.
É noto il suo ruolo nella modulazione dell’eccitazione neuronale, nella conduzione intracardiaca e nella contrazione del miocardio.
Data la sua importanza, una sua carenza può dunque portare allo sviluppo di diverse patologie cardiovascolari, tra cui:
- aritmie (ritmi cardiaci anormali)
- ipertensione
- spasmo coronarico
- ridotta funzionalità della pompa miocardica
Effetti sul metabolismo
Il magnesio è un minerale essenziale per le funzioni cellulari ed organiche. La sua carenza prolungata può concorrere allo sviluppo di alterazioni metaboliche come:
- aumento dei trigliceridi ematici e del colesterolo
- ridotta tolleranza al glucosio e insulino-resistenza
- aumento del rischio di sindrome metabolica
- disturbi del metabolismo osseo e della vitamina D
- resistenza al PTH (paratormone) e basso livelli di PTH circolante
- resistenza alla vitamina D, bassi livelli circolanti di 25 (OH)D (Calcidiolo)
- recidiva di calcoli di ossalato di calcio
Carenza di Magnesio e Vitamina D
Il magnesio è un importante costituente dell’osso e svolge un ruolo fondamentale nella mineralizzazione ossea. Questo minerale è coinvolto nella sintesi dei metaboliti attivi della vitamina D, che supportano l’assorbimento intestinale di calcio e fosfato.
Secondo gli studi, un adeguato apporto di Magnesio è importante per attivare o stimolare l’azione della Vitamina D endogena, aiutando così a ridurre il rischio di carenza e/o insufficienza di vitamina D nella popolazione.
Inoltre l’assunzione di grandi dosi di vitamina D può indurre una grave deplezione di Magnesio, pertanto coloro che assumono integratori di Vitamina D dovrebbero sempre integrare anche il Magnesio.
Ricordiamo inoltre che in caso di carenza di magnesio, l’organismo si attiva prelevando il Magnesio presente nel tessuto osseo, in modo da mantenere adeguati livelli nel sangue.
Per questo motivo un deficit prolungato di questo minerale può impoverire sensibilmente le ossa.
Deficit di Magnesio nella donna
Una carenza di magnesio può svolgere un ruolo importante in diverse condizioni cliniche riguardanti la salute delle donne come per esempio in caso di sindrome premestruale, mal di testa durante il ciclo mestruale, dismenorrea e sintomi della menopausa.
L’assunzione di integratori contenenti magnesio può contribuire a prevenire questi sintomi e donare sollievo.
Disturbi del ciclo mestruale
Bassi livelli di magnesio nelle donne in età fertile possono essere causa di diversi disturbi del ciclo mestruale.
Numerosi studi hanno dimostrato che un integratore di magnesio può ridurre i crampi mestruali e la frequenza dell’emicrania oltre che favorire il miglioramento dell’umore premestruale .
In aggiunta può contrastare la ritenzione idrica tipica di alcuni momenti del ciclo mestruale.
Poiché il Magnesio è un minerale coinvolto in moltissimi processi metabolici, un suo deficit può anche essere associato ad un maggiore rischio di aborto spontaneo e problemi di fertilità.
Se soffri di dismenorrea, sindrome premestruale ed emicrania durante il ciclo, sappi che il Magnesio pidolato è una delle forme di magnesio più efficaci per contrastare questi disturbi.
Gravidanza
La carenza di magnesio in gravidanza è associata a un maggiore rischio di ipereccitabilità uterina, parto pretermine e ritardo della crescita intrauterina.
Per questo motivo, nella pratica ginecologica di routine, l’utilizzo del magnesio è ampiamente riconosciuto sia nel trattamento che nella prevenzione di questi disturbi.
Inoltre l’integrazione di Magnesio è importante per ridurre il rischio di una delle cause più comuni di morbilità e mortalità materna e fetale: la preeclampsia, una patologia tipica della gravidanza caratterizzata da ipertensione, edema e proteinuria.
Menopausa
Durante la menopausa le donne sperimentano diversi sintomi come vampate di calore, cambiamenti di umore, disturbi del sonno, ecc. che possono compromettere significativamente la qualità della vita.
Recenti evidenze suggeriscono che, anche in questo caso l’integrazione di magnesio può ridurre significativamente la durata e l’intensità di queste manifestazioni spiacevoli.
Per esempio, in uno studio osservazionale eseguito su donne in postmenopausa, sono stati osservati livelli di magnesio più bassi nelle donne con sintomi depressivi e più alti nelle donne senza sintomi depressivi, indicando una maggiore vulnerabilità alla depressione nelle donne con livelli di magnesio inadeguati.
Inoltre è stato dimostrato che bassi livelli di magnesio sierico sono associati ad una bassa densità ossea nelle donne in menopausa, con un maggiore rischio di osteoporosi.
Fabbisogno giornaliero
La tabella successiva, redatta da National institutes of health, indica l’RDA giornaliero del Magnesio (Recommended Daily Allowance), ovvero la dose giornaliera raccomandata di questo minerale, a seconda delle fasce d’età e del sesso.
La quantità di Magnesio indicata rappresenta il livello medio giornaliero sufficiente per soddisfare il fabbisogno nutritivo di quasi tutti gli individui sani (97%–98%).
Età | Fabbisogno giornaliero di Magnesio (mg) |
---|---|
Lattanti sotto i 6 mesi | 30 |
Lattanti 6-12 mesi | 60 |
Bambini 1-3 anni | 80 |
Bambini 4-6 anni | 130 |
Bambini 7-10 anni | 170 |
Adolescenti Maschi 11-14 anni | 270 |
Adolescenti Femmine 11-14 anni | 280 |
Adolescenti Maschi 15-18 anni | 400 |
Adolescenti Femmine 15-18 anni | 300 |
Uomini | 420 |
Donne | 320 |
Donna in gravidanza | 350-400 |
Donne in allattamento | 310-360 |
Secondo molti autori per evitare carenze subcliniche di Magnesio e garantire un adeguata assunzione è utile assumere ogni giorno un integratore con almeno 300 mg di Magnesio.
Soggetti a rischio
Le donne sono più a rischio di carenze di magnesio rispetto agli uomini.
In uno studio, livelli insufficienti di Mg sono stati riscontrati ben nell’84% di donne in post-menopausa con osteoporosi diagnosticata.
Inoltre in caso di gravidanza e in allattamento il fabbisogno nutrizionale di questo minerale aumenta per far fronte alle necessità del bambino, pertanto è importante assicurare un aumento dell’introito giornaliero di magnesio.
Se sei in dolce attesa può interessarti sapere a cosa serve assumere il magnesio durante la gravidanza.
Anche le persone di età superiore ai 65 anni sono più suscettibili alla carenza di magnesio.
Ciò è dovuto ad un assorbimento meno efficiente, a maggiori perdite nelle feci e nelle urine oltre che ad un maggiore rischio di apporto alimentare inadeguato. In particolare si deve prestare attenzione al periodo estivo, perché le perdite aumentano.
Inoltre anche gli sportivi dovrebbero aumentare il loro apporto giornaliero di magnesio in quanto l’attività fisica intensa può aumentare le perdite di magnesio attraverso la sudorazione.
Come integrare il Magnesio
Se hai il magnesio basso ti consigliamo di leggere anche il nostro articolo sugli alimenti ricchi di Magnesio e di inserirli quanto prima nella dieta.
Per tua comodità riportiamo qui in seguito un breve elenco di alimenti che lo contengono in buona quantità:
- Cereali integrali e patate
- Frutta secca come noccioline. mandorle, anacardi, pistacchi, arachidi e noci
- Semi di ortaggi
- Verdure a foglia larga
- Arancia e mandarini
- Banana
- Anguria e melone
Inoltre se vuoi assicurarti di assumere una quantità adeguata di Magnesio, ti consigliamo il nostro integratore di Magnesio in polvere.