Un regime alimentare adeguato può contrastare la sindrome da intolleranza al lattosio
Se sei intollerante al lattosio, ti è utile sapere che la capacità dell’organismo di digerire il lattosio dipende principalmente da due fattori:
- La quantità di enzima lattasi prodotta nel corpo.
- La quantità di lattosio ingerito con l’alimentazione.
La dieta e gli integratori possono intervenire su questi due valori e ridurre i disturbi causati dall’intolleranza al lattosio. In particolare:
- La dieta per intolleranti ti aiuta a fare scelte alimentari che riducono la mole di lattosio da digerire.
- Un integratore di enzimi digestivi con lattasi può aumentare la quantità di enzima disponibile nell’organismo.
Ti invitiamo a leggere tutto l’articolo, potrebbe aiutarti a prevenire o ridurre i tuoi disturbi.
Prima di procedere, è utile capire alcuni punti fondamentali.
Digestione del Lattosio e Ipolattasia
Il lattosio è uno zucchero disaccaride composto da una molecola di Glucosio e una di Galattosio, è presente nel latte, nei suoi derivati ed in numerose preparazioni alimentari.
Il nostro organismo deve idrolizzarlo nei due monosaccaridi da cui è formato per renderlo assorbibile dalla mucosa intestinale. La scissione avviene nel tratto digestivo grazie alla lattasi, un enzima proteico prodotto a livello del digiuno nell’intestino tenue.
L’ipolattasia, ovvero il deficit dell’enzima lattasi, può essere di tre tipi:
- primario (ipolactasia): si verifica nella maggior parte delle persone ed è dovuto alla diminuzione dell’attività della lattasi con l’età.
- secondario: è causata da patologie intestinali come la celiachia, morbo di Crohn, proliferazioni batteriche intestinali, sindrome dell’intestino corto, fibrosi cistica e infezioni virali. L’attività enzimatica può ridursi anche in seguito a procedure chirurgiche all’intestino tenue, chemioterapia e radioterapia.
- congenito (alactasia): è caratterizzato dalla totale assenza di attività lattasi. Si manifesta alla nascita, subito dopo l’introduzione del latte.
Malassorbimento del lattosio: cosa provoca
Il deficit di lattasi causa il malassorbimento del lattosio e predispone il soggetto a sviluppare l’intolleranza.
Questo accade perché l’attività lattasica non è sufficiente per digerire TUTTO il lattosio introdotto con l’alimentazione.
Il lattosio non digerito viene fermentato nel colon dalla flora batterica producendo idrogeno, metano, anidride carbonica ed acidi grassi a catena corta tra cui il butirrato, acetato e propionato.
L’interazione tra queste sostanze e l’organismo avvia una serie di eventi che porta spesso alla comparsa dei sintomi, la cosiddetta sindrome da intolleranza al lattosio.
In condizioni sane, gli acidi grassi prodotti dalla fermentazione del lattosio sono una fonte energetica per le cellule del colon. Tuttavia, concentrazioni troppo elevate possono acidificare l’ambiente intestinale ed irritare le mucose.
La variazione nell’equilibrio elettrolitico provoca un aumento dei movimenti peristaltici e rallenta i meccanismi di riassorbimento dell’acqua.
I gas prodotti in seguito alla fermentazione del lattosio nel colon provocano la cosiddetta “aria nella pancia” che può favorire il dolore.
La sensibilità al lattosio è personale
Gli studi scientifici dimostrano che non esiste una quantità massima di lattosio tollerabile, e che la maggior parte degli intolleranti non ha sintomi sotto i 5 grammi di lattosio per singola assunzione.
Inoltre il lattosio è più tollerabile se viene consumato insieme ad altri alimenti.
Questo significa che, restando nei limiti della propria sensibilità, il soggetto intollerante potrebbe consumare alimenti a basso contenuto di lattosio senza disturbi.
Il grado di intolleranza varia da persona a persona. La sensibilità dipende da vari fattori, tra cui la quantità di lattosio, l’attività della lattasi, la velocità del transito intestinale, il tempo di svuotamento gastrico e la tipologia di flora batterica intestinale.
Intolleranza al lattosio: sintomi
L’intolleranza al lattosio interessa circa il 30-50% dei soggetti ipolattasici e si manifesta dopo l’introduzione di alimenti che contengono lattosio con i seguenti sintomi:
- Crampi;
- Diarrea;
- Dolori addominali;
- Eruzioni cutanee;
- Gonfiore addominale;
- Flatulenza;
- Meteorismo;
- Nausea;
- Stitichezza;
Inoltre, i gas prodotti dalla fermentazione passando nel sangue vanno ad interagire con tutto l’organismo, compreso il cervello. Possono manifestarsi anche mal di testa, difficoltà di pensiero, intontimento e spossatezza.
L’entità dei sintomi della sindrome da intolleranza varia da soggetto a soggetto e dipende da vari fattori, tra cui:
- Quantità di lattasi disponibile;
- Introito alimentare di lattosio;
- Flora batterica intestinale;
- Qualità del transito intestinale;
- Salute psico-fisica generale;
- Sensibilità viscerale;
- Velocità di svuotamento gastrico.
Ora che hai le nozioni di base, approfondiamo come contrastare il malassorbimento del lattosio e ridurre i sintomi dell’intolleranza con la dieta.
Come testare la propria tolleranza al lattosio
Conoscere la tua soglia di tolleranza al lattosio ti permetterà di sapere quanti grammi puoi introdurne senza avvertire sintomi.
Il seguente approccio può permetterti di valutare quanto lattosio riesci a tollerare:
- Segui una dieta priva di lattosio per 3-4 settimane;
- Introduci ogni giorno piccole quantità crescenti di latte intero tenendo monitorati i sintomi.
- Quando introdurrai una quantità che supera la tua soglia personale potrai calcolare quanto lattosio tolleri;
Restando sotto la tua soglia personale, dovresti poter assumere il lattosio senza sviluppare i segni clinici dell’intolleranza.
Per iniziare, serve sapere quali alimenti contengono lo zucchero del latte ed escluderli dalla dieta.
Se soffri di deficit secondario, è fondamentale sfiammare l’intestino prima di reintrodurre il lattosio. Tre nostri integratori potrebbero aiutarti molto: Allevia, Succo di Aloe Vera con Polpa e Lapacho. Contattaci per maggiori dettagli.
Perché non far bollire il latte per testare la tolleranza
Utilizza latte intero pastorizzato, non UHT.
I valori nutrizionali del latte cambiano in funzione del trattamento termico a cui questo viene sottoposto. Durante questi processi, se le temperature sono troppo alte si formano furosina e lattulosio, che hanno effetti irritanti e lassativi. In particolare:
- Pastorizzazione (72-85 °C per 30 secondi): nessuna formazione di sostanze;
- Sterilizzazione UHT (142-145 °C per 2-3 secondi): formazione di furosina e di lattulosio (5-60 mg/100ml);
- Sterilizzazione in bottiglia (116-120 °C per 10-30 minuti): alta formazione di furosina e di lattulosio (40-100 mg/100ml).
É necessario escludere queste sostanze perché, specialmente nel soggetto sensibile, possono confondere il test causando sintomi simili a quelli dell’intolleranza al lattosio.
Se riscaldi il latte, il nostro consiglio è di non farlo bollire, ma di intiepidirlo. Per la stessa ragione ti consigliamo di evitare il caffè macchiato caldo ed il cappuccino al bar.
Segui una dieta senza lattosio per 1 mese
Il primo passo è seguire una dieta di esclusione del lattosio per 4 settimane. Dovrai sostituire TUTTI i cibi e le bevande che lo contengono con alternative “lactose free“.
Più avanti nell’articolo trovi una lista di alimenti senza lattosio che puoi utilizzare quando fai la spesa.
Inoltre, esistono aziende affidabili specializzate nella produzione di alimenti senza lattosio.
Le alternative alimentari che propongono permettono al soggetto intollerante di mantenere una scelta alimentare varia ed equilibrata. Tra questi troviamo:
- Latti delattosati: ad esempio la linea di latte senza lattosio Zymil® fabbricati della nota azienda italiana Parmalat®;
- Yogurt senza lattosio: come la linea Yogurt senza lattosio Zymil® sempre di Parmalat®;
- Formaggi e prodotti lattiero-caseari senza lattosio: ad esempio molti formaggi DOP, sono certificati senza lattosio. Basta verificare sul sito del produttore;
- Latti vegetali: come le bevande di riso, di soia, di mandorle, avena, cocco, amaranto e nocciola;
- Alimenti da latti vegetali: ovviamente privi di ingredienti che contengano lattosio;
- Biscotti e merendine senza lattosio;
- Pane e cracker senza lattosio.
Introduci gradualmente quantità note di lattosio
Dopo aver seguito la dieta priva di lattosio per 1 mese, potrai iniziare a introdurre 1 alimento contenente lattosio tenendo monitorati i sintomi.
Per fare il test potresti bere del latte intero durante la colazione, puoi riscaldarlo ma non dovresti farlo bollire, come detto in precedenza.
Puoi seguire il seguente schema alimentare:
- 1° – 3° giorno: 10ml;
- 4° – 6° giorno: 20ml;
- 7° – 9 giorno: 30ml;
- 10° – 12° giorno: 40ml;
- continua ad aggiungere 10ml ogni 3 giorni fino a quando avverti i disturbi che avverti solitamente (come diarrea, flatulenza, gonfiori etc..).
Quando avvertirai i sintomi saprai di aver raggiunto la tua soglia di tolleranza al lattosio e potrai calcolare quanto ne tolleri per singola assunzione.
Calcola quanto lattosio tolleri (soglia di tolleranza)
La quantità di lattosio presente negli alimenti è un valore misurabile. Nel caso specifico, 100ml di latte intero ne contengono circa 4,9 grammi.
Ad esempio, se avverti i sintomi con 200ml di latte, la tua tolleranza al lattosio è di circa 4,9 grammi x 2 = 9,8 grammi di lattosio.
Per comodità, riportiamo un breve elenco con i contenuti di lattosio in quantità crescenti di latte intero:
- 20ml: 0,98 gr.
- 40ml: 1,96 gr.
- 100ml: 4,9 gr.
- 200ml: 9,8 gr.
- 300ml: 14,7 gr.
Dieta per l’intolleranza al lattosio
Mangiare solo alimenti “lactose free” può risolvere velocemente i disordini gastrointestinali dovuti all’intolleranza, come gonfiore addominale, nausea, flatulenza, crampi addominali e diarrea.
Tuttavia, ad oggi la dieta di esclusione completa del lattosio viene consigliata solo ai soggetti allergici, in quanto favorisce lo sviluppo di carenze di micronutrienti. Latte e latticini sono, infatti, una delle principali fonti di calcio, fosforo, colina, Vitamina B2, vitamina B12 e vitamina A.
Una dieta per intolleranti ben bilanciata ha l’obiettivo di mantenere la mole del lattosio introdotto sotto la soglia di tolleranza e nello stesso tempo di mangiare alimenti che contengono lattosio.
Questo tipo di regime elimina gli effetti tossici legati alla fermentazione intestinale del lattosio e svolge effetti disintossicanti, drenanti e depurativi.
Un approccio alimentare ben bilanciato può permetterti di:
- Inserire nella dieta alimenti che contengono lattosio;
- Prevenire la carenza dei micronutrienti presenti in latte e latticini;
- Aumentare progressivamente la tua tolleranza al lattosio;
- Evitare la dieta di eliminazione del lattosio che viene raccomandata ai soggetti allergici;
- Seguire un’alimentazione più varia;
- Sentirti più libero a livello sociale;
- Depurare l’organismo;
- Perdere peso.
Perché ridurre il lattosio fa dimagrire gli intolleranti
Un’intolleranza alimentare può causare reazioni infiammatorie più o meno intense nell’organismo. Queste favoriscono l’aumento di peso in due modi:
- Gli anticorpi prodotti rallentano il metabolismo dei grassi;
- L’infiammazione stimola la produzione di insulina e favorisce la trasformazione epatica dei nutrienti in riserve di grasso.
In poche parole, se sei intollerante al lattosio e mangi alimenti che ne contengono troppo il tuo organismo tenderà ad ingrassare.
Di contro, introdurre meno lattosio può sfiammare l’organismo e migliorare i processi di assimilazione, trasformazione ed eliminazione dei cibi.
Un regime alimentare che controlla il lattosio accelera il metabolismo e consente di perdere da 1-3 Kg di peso già dal primo mese.
Il dimagrimento è di tipo qualitativo, non quantitativo, ovvero non è legato alle calorie introdotte ai pasti.
Oltre a dimagrire, noterai un aumento delle energie psico-fisiche, accompagnato da maggior benessere e maggiore lucidità mentale.
Come inserire i latticini nell’alimentazione
Veniamo al punto chiave dell’articolo: qual é la strategia alimentare corretta per inserire i latticini nella dieta in caso di intolleranza al lattosio.
L’obiettivo è favorire il sopravanzo enzimatico e compensare l’ipolattasia tenendo sotto controllo la quantità di lattosio contenuta negli alimenti.
Ecco cosa fare per costruire un piano alimentare valido e sano, che include i latticini:
- Ipotizza cosa vuoi mangiare a colazione, pranzo e cena e scrivilo su un foglio;
- Sullo stesso foglio annota la tua soglia di tolleranza al lattosio, ovvero quanti grammi ne tolleri senza avvertire sintomi;
- Utilizza la tabella del contenuto di lattosio negli alimenti e calcola il lattosio totale di ogni pasto sommando il contenuto dei singoli cibi;
- Verifica che il totale di ogni pasto sia sotto 1/6 della tua soglia di tolleranza nelle prime 2 settimane, sotto 1/4 la 3° e 4° settimana, e sotto 1/3 dalla 5° settimana in avanti;
- Se supera il limite, sostituisci gli alimenti che contengono troppo lattosio con altri dal contenuto inferiore;
- Comincia a seguire questo regime alimentare e annota se avverti i sintomi caratteristici dell’intolleranza;
- Se non avverti disturbi puoi continuare;
- In caso contrario sospendi per alcuni giorni e comincia da una quantità ancora inferiore.
Prima di tutto ti serve sapere quanto lattosio è presente nel latte, nei derivati del latte e negli alimenti.
Accorgimenti dietetici per favorire la tolleranza
Alcune attenzioni alimentari possono migliorare la tua capacità di tollerare il lattosio introdotto con gli alimenti.
- Mangia latticini fermentati biologici: yogurt, yogurt greco e kefir migliorano la digeribilità del lattosio, dei grassi e delle proteine nei latticini, ma aiutano anche a stimolare una sana digestione di altri alimenti.
- Assumi i latticini in piccole porzioni. Potresti non tollerare un bicchiere di latte, ma probabilmente puoi berne 1/3 al mattino, 1/3 il pomeriggio e 1/3 la sera senza avvertire disturbi.
- Introduci i latticini ai pasti: Il cibo solido rallenta lo svuotamento dello stomaco e dà più tempo alla lattasi per digerire il lattosio.
- Acquista alimenti ricchi di Calcio: L’intolleranza al lattosio predispone alla carenza di Calcio perché esistono pochi cibi senza lattosio ricchi di Calcio, può causare la riduzione della densità ossea e fratture. Ti consigliamo di mangiare Broccoli, Semi di Chia e di sesamo, Mandorle, fagioli bianchi, Fichi secchi, Semi di girasole, Tofu, Patate dolci, cibi fortificati ed alimenti ricchi di Vitamina D.
- Introduci alimenti ricchi di Vitamina K: la vitamina K ha un ruolo importante nell’assorbimento del calcio e nella salute delle ossa, e molte persone intolleranti al lattosio sono carenti di Vitamina K.
- Assumi integratori di enzimi digestivi con lattasi: La lattasi assunta per via orale alza la soglia di tolleranza al lattosio perché permette di digerirlo. Assumerla consente di digerire più facilmente una maggiore quantità di latticini.
- Riequilibra la flora batterica intestinale: è dimostrato che alcuni prebiotici e probiotici hanno effetti benefici sui sintomi dell’intolleranza al lattosio. In particolare L. acidophilus, S. thermophilus e L. rhamnosus danno risultati significativi. Il nostro integratore di fermenti lattici vivi li contiene tutti e tre.
Lattosio negli alimenti
Il lattosio è lo zucchero predominante del latte e dei suoi derivati, tuttavia alcuni alimenti possono contenere altrettanto lattosio quanto il latte stesso.
Per aiutarti a seguire un regime alimentare più adatto al tuo livello di intolleranza, abbiamo raccolto i dati nutrizionali relativi al lattosio di vari alimenti e li abbiamo riportati in tabelle.
I dati riportati valgono come riferimento da consultare velocemente, ma non possiamo garantire la loro esattezza.
I contenuti di lattosio negli alimenti variano in base alle materie prime, metodi produttivi, e potrebbero variare anche tra diversi lotti di produzione dello stesso produttore.
Poco più avanti, ti mostriamo anche come leggere l’INCI sulle etichette per riconoscerlo.
Contenuto di lattosio nei latticini e negli alimenti
La seguente tabella riporta il contenuto di grammi di lattosio in 100 grammi di latticini.
Alimento | Lattosio per 100gr |
---|---|
Crema pasticcera con latte intero | 5,1 – 5,3 |
Gelato, frappè al latte | 4.5 – 5.5 |
Latte (intero, scremato, di capra, di asina) | 4,5 – 4,8 |
Yogurt (bianco, alla frutta, da bere) | 4,0 – 5,0 |
Budino di riso | 3,8 – 4,2 |
Crema di formaggio, Ricotta, Fette di formaggio fuso | 3,0 – 5,0 |
Panna (liquida, acida) | 2.2 – 3.2 |
Burro | 1 – 1.5 |
Mozzarella, provola, mascarpone, ricotta, caprino, tomino, crescenza | 0.1 – 0.9 |
Formaggi stagionati, pecorino, parmigiano reggiano, grana padano, asiago, formaggio ragusano | 0,1 – 0,3 |
Latte e latticini senza lattosio | <0.1 |
Oltre che nei latticini, il lattosio può essere utilizzato come agente di imbrunimento negli alimenti, ad esempio nel pane, o per amalgamare le carni lavorate come salsicce e hamburger. Può essere presente nei cibi da forno, alimenti surgelati, salumi, dolciumi, condimenti, biscotti, al pollo lavorato e nella produzione di bibite e birre.
Riportiamo il contenuto di lattosio negli alimenti in una pagina pdf. Ti consigliamo di stamparla e di utilizzarla per scegliere quali alimenti mangiare: ricordati di restare sempre sotto la tua soglia di tolleranza.
Alimenti CON e SENZA lattosio
La seguente tabella riporta un elenco dei cibi senza lattosio e una lista di quelli lo contengono. Per escludere il lattosio dalla dieta dovrai mangiare gli alimenti della prima colonna ed evitare quelli della seconda.
Tipo di alimento | Alimenti senza lattosio (consentiti) | Alimenti che contengono lattosio (da evitare) |
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Bevande | Tè, tè freddo normale, bevande gassate normali, tutti i latti di origine vegetale (soia, avena, mandorle), cacao in polvere. | Latte animale (di mucca, asina, capra, bufala), latte in polvere, latte condensato, cacao caldo istantaneo, tè freddo istantaneo, miscele di bevande al cioccolato, panna, siero di latte in polvere, coca cola, gatorade. |
Pane, Cereali e Cracker | Pane viennese, pane francese, pane di segale ebraico, pane italiano, cracker graham, cracker Ritz, cereali caldi o freddi senza aggiunta di solidi del latte (se possibile chiedi sempre al panettiere). | Muffin, biscotti, frittelle, noci di mais, pane e panini che contengono latte, cereali istantanei con aggiunta di solidi del latte. |
Patate e Amido | Prodotti preparati senza latte o derivati: pasta, riso, patate bianche e patate dolci. | Prodotti con aggiunta di latte, come le patate istantanee, patatine surgelate, patate gratinate o gratinate, maccheroni e miscele di formaggi. |
Formaggi | Formaggi a lunga stagionatura. Gorgonzola DOP, Parmigiano Reggiano stagionato 36 mesi, Grana Padano stagionato 36 mesi, Pecorino stagionato 30/40 mesi, Emmentaler DOP, Fontina, Groviera, Provolone, Asiago DOP stagionato, Montasio DOP, Fiore sardo, Caprino stagionato e Scamorza. | Mozzarella, ricotta, cagliata, caprino, formaggi spalmabili, certosino, fiocchi di latte, feta. |
Verdure | Verdure fresche, surgelate o in scatola senza latticini aggiunti. Ad esempio cipolle, aglio, broccoli, cavoli, spinaci, rucola, cavoli, zucchine, carote. | Creme di Verdura e verdure impanate. |
Frutta | Frutta fresca, sciroppata o congelata. Ad esempio mele, arance, frutti di bosco, pesche, prugne, banane, uva, ananas, mango. | Qualsiasi frutta in scatola o congelata lavorata con latte o prodotti lattiero-caseari. |
Carne e sostituti della carne | Carne normale, pesce, pollame, uova, prodotti a base di carne preparati Kosher, sostituti della carne di soia, piselli secchi, fagioli, lenticchie e noci. | Uova impanate o in crema, pesce, carne o pollame impanati, salsicce, hot dog contenenti formaggi o prodotti a base di formaggi contenenti lattosio. |
Grassi e oli | Pancetta, grasso, margarina senza lattosio, condimenti per insalata senza prodotti lattiero-caseari, oli vegetali come l’olio di oliva, olio di lino o di sesamo, olive, maionese. | Panna acida, panna montata, margarina, formaggi spalmabili, patatine fritte, salse e condimenti per insalate a base di prodotti lattiero-caseari e burro di arachidi con aggiunta di solidi del latte. |
Zuppe e minestre | Brodo, passato di verdura, minestre fatte in casa con ingredienti ammessi, consommé. | Zuppe, zuppe in crema, zuppe in scatola e disidratate contenenti prodotti lattiero-caseari. |
Condimenti | Glutammato monosodico puro (msg), salsa di soia, polvere di carruba, olive, cacao da forno, condimenti e spezie puri, zucchero, miele, sciroppo di mais, marmellata, gelatina, marmellata e melassa. | Condimenti con aggiunta di latte o lattosio indicati in etichetta. |
Dolci | Biscotti fatti in casa senza latte, torte o crostate a base di ingredienti consentiti, dessert al tofu, caramelle di zucchero puro, marshmallow e gelatina. | Dolci a base di latte/latticini, budini, gelati e sorbetti a base di latticini, crema pasticcera, frozen yogurt, caramelle mou, cioccolato al latte, caramelle, dolci ipocalorici a base di succedanei dello zucchero o gomme da masticare a base di lattosio. |
É un riferimento, ma ti invitiamo a controllare sempre l’etichetta e verificare di persona. Cerca i tuoi marchi alimentari di fiducia. 🙂
Come identificare il lattosio in etichetta
Innanzitutto verifica se è presente una delle seguenti diciture: “senza lattosio”, “naturalmente privo di lattosio”, “Lfree®”.
In caso contrario, leggi con attenzione la lista degli ingredienti sull’etichetta.
Le parole che indicano la presenza di lattosio sono:
- Burro;
- Caglio;
- Caseina del latte;
- Crema;
- Latte;
- Latticello;
- Lattosio;
- Panna.
Le parole seguenti hanno un nome simile ma non indicano la presenza del lattosio:
- Lattato;
- Acido lattico;
- Burro di cacao;
- Lattoalbumina;
- Proteine del latte.
Quando in etichetta trovi “può contenere tracce di latte“, il prodotto è senza lattosio. Potresti avere un problema se sei allergico alle proteine del latte ma non se sei intollerante al lattosio.
Elenco di aziende Italiane che producono alimenti senza lattosio
Latte |
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MARCA | PRODOTTO |
Cascina bianca | Latte alta digeribilità UHT Bio |
Coop | Bene.sì Coop |
Conad | Alimentum Latte parzialmente scremato UHT, Alimentum Latte parzialmente Scremato microfilmato Pastorizzato |
Granarolo | Granarolo G⁺ Senza Lattosio |
Latteria Soresina | Latte Alta digeribilità Soresina |
Latte Trento | Senza lattosio Alta digeribilità |
Mila | Latte Fieno dell’Alto Adige |
Parmalat | Latte ZYMIL |
Biscotti |
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MARCA | PRODOTTO |
Galbusera | ZeroGrano Biscotti Integrali, Biscotti integrali con mais e grano saraceno senza glutine lattosio, Frollino integrale, frollini con gocce di cioccolato |
Germinal | Biscotti integrali, Biscotti al farro, Biscotti ripieni con mirtillo, albicocca, mela e frutti di bosco, biscotti secchi e in generale tutta la linea “Mangiar Sano” |
Misura | Biscotti con gocce di cioccolato, biscotti con cacao e riso soffiato, e in generale tutta la linea “Privolat” |
Riso scotti | Biscotto rustico, Frollino con riso, Biscotto con riso e cacao, Biscotto con riso e gocce di cioccolato, Biscotto multicereale con riso e in generale tutta la linea “Si con RISO senza lattosio” |
Brioches, Croissant, Crostatine, Plumcake e Tortini |
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MARCA | PRODOTTO |
Germinal | Crostatine con frutti di bosco, albicocca, frutti rossi, cacao, Sfogliatine con farina di farro e farcitura alla frutta, al cacao, con farine di kamut, con farcitura al mirtillo, tortini con mandorla |
Misura | Croissant classici, con marmellata, con cacao, Tortine con mirtillo, Tortine con ciliegia e in generale tutta la linea “Privolat” |
Riso Scotti | Merendina ricoperta al cacao, Cornetti alla pesca, Plumcake con riso, Barretta con riso e gocce di cioccolato e in generale tutta la linea “Si con RISO senza lattosio” |
Yogurt e Dessert |
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MARCA | PRODOTTO |
Conad | Yogurt Alimentum bianco o al gusto fragola |
Parmalat | Yogurt da bere alla pesca, ai frutti rossi, alla fragola, yogurt alla greca, bianco naturale e ai gusti: frutti di bosco, fragola e melograno, miele e vaniglia, fragola, caffè e in generale tutta la linea “ZYMIL” |
Stuffer | Yogurt magro bianco oppure ai gusti: fragola, pesca e albicocca, banana. Yogurt da bere ali gusti fragola e banana, e in generale tutta la linea “Liberi dal lattosio” |
Valsoia | Yogurt bianco o ai gusti: mirtillo, cereali e frutta, e pesca e maracuja, ciliegia, caffè, cocco, fragola e vaniglia, Budino Cacao, Panna Cotta, Budino Caramello, I Cremosi, La Crème Cioccolato Gusto Intenso, La Crème gusto Vaniglia |
Merendine salate |
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MARCA | PRODOTTO |
Coop | Crackers senza lieviti |
Galbusera | RisoSuRiso, Cracker con farina e olio di mais, Oliva Cracker, Zero sale cracker |
Riso Scotti | Snack con riso gusto formaggio, Snack con riso gusto pizza, Crock & snack piccanti, Crock & snack formaggio |
Formaggi, Mozzarelle e Ricotte |
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MARCA | PRODOTTO |
Conad | Tutta la linea “Alimentum” dei seguenti formaggi: mozzarella, stracchino, mascarpone, formaggio spalmabile senza lattosio, panna da cucina |
Galbani | Galbanino Senza lattosio, Certosa Senza Lattosio, Ricottina Senza Lattosio, Mascarpone Senza Lattosio Santa Lucia, Formaggio Spalmabile Santa Lucia Senza Lattosio, Mozzarella per pizza Senza Lattosio, Formaggini Senza Lattosio |
Granarolo | Mozzarella Accadì Senza Lattosio, Stracchino Accadì Senza Lattosio, Mascarpone Accadì Senza Lattosio |
Latteria Soresina | Grana Padano Dop in scaglie e grattugiato, Parmigiano reggiano, Provoletta – Soresino senza lattosio |
Burro |
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MARCA | PRODOTTO |
Conad | Alimentum Senza Lattosio Burro |
Dalla torre | Burro senza lattosio e senza zuccheri |
Granarolo | Burro alleggerito |
Mila | Senza lattosio burro |
Le informazioni contenute hanno uno scopo puramente informativo e non sostituiscono il consiglio del medico, o altri operatori sanitari. NON SI INTENDE FORNIRE CONSULENZA MEDICA. Fitosofia srl e l’autore non si assumono la responsabilità per eventuali conseguenze derivanti da qualsiasi modifica dietetica o azione risultanti dalla lettura e dall’applicazione dei contenuti pubblicati. Prima di iniziare qualsiasi trattamento, rivolgiti sempre al tuo nutrizionista, dietologo o terapeuta di fiducia.
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– Effects of Prebiotic and Probiotic Supplementation on Lactase Deficiency and Lactose Intolerance: A Systematic Review of Controlled Trials;
– Lactose Intolerance: Clinical Symptoms, Diagnosis and Treatment
– Lactose intolerance: what is a correct management?
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