- 1 Quali sono le migliori abitudini per prevenire l’influenza? Ecco le migliori pratiche da adottare, specialmente per i soggetti più a rischio come anziani e bambini.
- 1.1 Come si diffonde l’influenza stagionale
- 1.2 Previsione della diffusione influenzale
- 1.3 Quali sono i soggetti più a rischio di contagio influenzale
- 1.4 10 pratiche da seguire per prevenire l’influenza
- 1.5 Sistema immunitario e influenza
- 1.6 Rimedi naturali per prevenire l’influenza stagionale
- 1.7 Selenio
- 1.8 Probiotici e sistema immunitario
Quali sono le migliori abitudini per prevenire l’influenza? Ecco le migliori pratiche da adottare, specialmente per i soggetti più a rischio come anziani e bambini.
Adottare buone abitudini per prevenire l’influenza stagionale richiede semplici accorgimenti che possono tuttavia apportare grandi benefici. L’influenza stagionale è un’infezione respiratoria causata da tre diversi tipi di virus: A, B e, meno diffuso, C. I virus dell’influenza A sono classificati in ulteriori sottotipi, come A (H1N1) e A (H3N2).
Per sapere quali integratori alimentari assumere, abbiamo preparato appositamente un articolo che puoi leggere cliccando qui: Rimedi naturali per l’influenza.
Come si diffonde l’influenza stagionale
L’influenza si diffonde in maniera molto facile e diretta da persona a persona: starnuti, tosse e contatto con superfici contaminate possono causare il contagio con le minuscole goccioline che contengono il virus.
Prestare attenzione alle profilassi igienico sanitarie, e mettere in pratica buone abitudini alimentari e stili di vita sani, è fondamentale per prevenire la comparsa dell’influenza.
L’influenza stagionale è un’infezione che colpisce naso, gola e polmoni e si diffonde da persona a persona principalmente attraverso tre modalità:
- starnuti;
- colpi di tosse;
- respirazione.
Visto che le goccioline infette cadono su superfici e oggetti comuni – come ad esempio telefoni, maniglie, giocattoli o banconote – è possibile che un virus venga trasmesso da persona a persona con molta facilità.
L’importanza di adottare buoni accorgimenti per prevenire il contagio non deve tuttavia indurci in uno stato di paura: ricordiamo infatti che sono necessarie semplici azioni, la cui importanza è confermata da recenti ricerche scientifiche che andremo ad analizzare in seguito.
L’impatto dell’influenza stagionale dipende da una combinazione di fattori diretti ed indiretti, come l’esposizione al freddo, livelli di stress elevati e l’indebolimento del sistema immunitario.
La prevenzione e la mitigazione dell’influenza stagionale costituiscono una priorità per la salute pubblica. Quando parliamo di prevenzione dell’influenza, oltre a mettere in pratica le buone abitudini quotidiane, è doveroso citare anche l’avanzamento di previsioni accurate sulle stagioni influenzali da parte delle grandi aziende sanitarie.
Previsione della diffusione influenzale
Una ricerca condotta dall’Università del Texas➚ ad Austin dimostra che i dati di routine raccolti dalle aziende sanitarie – qualora venissero messi a disposizione dei ricercatori e delle agenzie sanitarie pubbliche – potrebbero consentire previsioni più accurate sulle stagioni influenzali e sul raggiungimento del picco e indicare inoltre quanto durerà e quante persone si ammaleranno.
In modo particolare la professoressa L.A. Meyers e il ricercatore Z. Ertem hanno sviluppato un metodo per valutare centinaia di set di dati finalizzati alla predittività dell’influenza stagionale.
Ottenere previsioni più accurate mediante l’utilizzo di modelli matematici e strumenti tecnologici d’avanguardia sembra essere una delle nuove frontiere di ricerca per la prevenzione di virus influenzali.
Quali sono i soggetti più a rischio di contagio influenzale
L’influenza stagionale è un’infezione che espone quasi tutti a rischio di contrazione, tuttavia ci sono delle condizioni pregresse che favoriscono la comparsa del virus influenzale nei cosiddetti soggetti più a rischio come:
- Persone con patologie quali cancro, diabete, problemi cardiaci, malattie polmonari, anemia, obesità e altre patologie neurologiche;
- Over 65: è noto che il nostro sistema immunitario cambia con l’avanzare dell’età, per questo motivo le persone con un età superiore ai 65 anni sono più esposte al rischio di contrarre l’influenza;
- Frequentazione di luoghi affollati: i virus influenzali si diffondono rapidamente soprattutto negli spazi comuni. Ad esempio, i soggetti anziani che vivono in case di riposo e strutture con molti ospiti, e in cui non sia presente un doveroso protocollo igienico, hanno maggiori probabilità di essere contagiate;
- Persone che utilizzano mezzi di trasporto affollati o con molto ricambio: per quanto i messi possano essere puliti ogni mattina e ogni sera, in caso di sovraffollamento i viaggiatori sono esposti un maggiore rischio di contagio, variabile in funzione dell’attenzione dei viaggiatori;
- Bambini sotto i 5 anni;
- Donne in gravidanza: durante la gravidanza il corpo subisce numerosi cambiamenti che possono modificare la risposta immunitaria di fronte all’attacco di virus e batteri.
10 pratiche da seguire per prevenire l’influenza
Per prevenire i malanni di stagione come mal di gola, tosse, raffreddore e febbre è importante adottare piccoli accorgimenti quotidiani che, come vedremo, possono essere coadiuvati dall’assunzione di rimedi naturali e integratori alimentari.
Ecco le 10 migliori pratiche per prevenire i sintomi influenzali e ridurre il rischio di contrazione del virus:
- Corpi bene il collo e la testa quando esci di casa, specialmente se la temperatura è bassa;
- Evita gli sbalzi termici, anche se di breve durata;
- Tieni il corpo asciutto. Se sudi molto, cambia più volte i vestiti nel corso della giornata;
- Segui un regime alimentare equilibrato;
- Lava spesso le mani e usa gel igienizzanti;
- Copri naso e bocca all’aperto, soprattutto nelle giornate più fredde;
- Evita di toccarti naso, bocca e occhi;
- Pratica regolare attività fisica senza esagerare, ma sulla base di fattori quali età, corporatura, livello di allenamento e attitudini personali;
- Dormi almeno 7/8 ore a notte;
- Assumi integratori alimentari e rimedi naturali come formula di prevenzione.
Sistema immunitario e influenza
Il sistema immunitario lavora costantemente per proteggere il nostro organismo da infezioni, lesioni e malattie. Il suo funzionamento si basa su un adeguato apporto di nutrienti per le sue funzioni di base utili per aumentare la sua attività difensiva nel caso di attacco di virus e batteri.
È ampiamente noto che un regime alimentare non equilibrato, una malnutrizione proteico-energetica o stati di obesità, così come la carenza di uno o più micronutrienti – come vitamine e minerali essenziali – diminuiscono l’azione immunitaria del nostro organismo.
Nella maggior parte dei casi è possibile correggere la carenza di nutrienti mediante l’assunzione di integratori alimentari che ripristinano le funzioni immunitarie colpite da virus e batteri o agiscono in via preventiva.
Il nostro sistema immunitario ha la precipua funzione di riconoscere invasori estranei e cellule anormali. Per favorire il corretto funzionamento del sistema immunitario e l’equilibrio del nostro organismo è importante adottare buone abitudini alimentari, stili di vita sani ed integrare la nutrizione con integratori alimentari contenenti colostro, latte di asina, beta glucani, lattoferrina, lisozima, zinco, selenio e fermenti lattici vivi.
Rimedi naturali per prevenire l’influenza stagionale
Prevenire i sintomi influenzali come mal di gola, tosse e raffreddore permette di mantenere il sistema immunitario in uno stato di equilibrio e quindi evitare la comparsa dell’influenza, il cui decorso può durare dai cinque ai dieci giorni.
Numerose ricerche sono indirizzate verso lo studio della relazione tra stress e indebolimento delle difese immunitarie del nostro organismo.
L’influenza, al pari di altre patologie, può colpire le vie respiratorie anche a causa di un abbassamento delle difese immunitarie dovuto a stili di vita poco sani, squilibrio del campo emozionale e comparsa di ansia e stress.
Per evitare l’intercorrere di tutte queste cause multifattoriali che possono incidere sulla comparsa dei primi sintomi influenzali è possibile agire in maniera preventiva attraverso l’assunzione di alimenti, integratori alimentari e rimedi naturali.
Diverse ricerche scientifiche confermano in modo particolare l’importanza dell’assunzione di ginseng, curcuma, vitamina C, selenio e zinco per la prevenzione e il trattamento di sintomi influenzali.
Ginseng
Il ginseng è una radice di origine asiatica il cui nome botanico è Panax – dal greco pan (tutto) e akeia (cura, rimedio).
Una ricerca scientifica condotta da Sang-Moo Kang e da un pool dell’Istituto di Scienze Biomediche della George State University ha dimostrato che il ginseng può prevenire l’influenza e il virus respiratorio sinciziale (RSV), un particolare virus che infetta i polmoni e le vie respiratorie.
Le ricerche di Kang e del suo team si sono concentrate sull’indagine delle proprietà antinfiammatorie del ginseng dimostrando che l’estratto di ginseng rosso ha effetti preventivi sull’infezione da virus dell’influenza A e ha inoltre la capacità di migliorare la sopravvivenza delle cellule epiteliali polmonari umane infettate dal virus dell’influenza.
Secondo i risultati, il trattamento con ginseng rosso riduce notevolmente l’espressione dei geni che causano infiammazioni.
Curcuma
Secondo una ricerca scientifica pubblicata sul Journal of General Virology nel luglio 2020 la curcumina, un composto naturale presente nella curcuma, può favorire la prevenzione e l’eliminazione di alcuni virus.
Per indagare le potenziali proprietà antivirali della curcumina, il gruppo di ricercatori ha trattato cellule sperimentali con varie concentrazioni di questa spezia scoprendo che concentrazioni più elevate di curcumina riducono notevolmente il numero di particelle virali nella coltura cellulare.
La curcumina, secondo questi risultati scientifici, ha la capacità di inibire la replicazione di alcuni tipi particolari di virus come la dengue, l’epatite B e il virus Zika.
Inoltre è stato dimostrato che questo composto – ampiamente utilizzato nella medicina ayurvedica e nella medicina tradizionale cinese – ha effetti antitumorali, antinfiammatori e antibatterici.
Echinacea
L’estratto della radice di Echinacea, un fiore selvatico noto anche con il nome di coneflower viola, è stato oggetto di studio➚ da parte di un team della Facoltà di Medicina e di Salute Pubblica dell’Università di Madison, Winsconsin.
Secondo questa ricerca, l’echinacea – sia in tintura madre che in estratto secco – svolge una potente azione antivirale e antibatterica ed è utile per prevenire i sintomi influenzali.
Lo studio randomizzato ha coinvolto più di 700 persone di età compresa tra i 12 e gli 80 anni. I soggetti – affetti da primi sintomi di raffreddamento – sono stati divisi in tre gruppi.
Il primo di questi non ha ricevuto pillole, un secondo gruppo ha ricevuto l’echinacea, un terzo gruppo ha ricevuto un corrispettivo placebo.
Stando alle dichiarazioni del team leader della ricerca – Dott. Bruce Barrett – i soggetti che hanno ricevuto l’Echinacea hanno visto la durata del raffreddore ridotta da sette a dieci ore.
L’echinacea è un’erba ad azione immunostimolante: numerosi studi condotti non solo nelle Università degli Stati Uniti, ma anche in molteplici centri di ricerca scientifica internazionali suggeriscono che la tintura madre di echinacea costituisce un valido alleato per la prevenzione e il trattamento delle problematiche stagionali quali raffreddamento e febbre.
Vitamina C
Gli alimenti antiossidanti contenenti vitamina C – presenti soprattutto in frutta e verdura – svolgono una potente azione antivirale ed aiutano a ridurre la durata delle infezioni delle vie respiratorie.
Un recente studio condotto presso la prestigiosa Università di Helsinki ha dimostrato che il corretto dosaggio di vitamina C è compreso tra i sei e gli otto grammi al giorno, un dosaggio molto superiore all 100% dell’RDA consigliato.
Per chi segue un’alimentazione poco ricca di frutta e verdura, o per aumentare la disponibilità organica di Vitamina C, è sempre raccomandabile utilizzare un integratore di Vitamina C naturale.
Il Dott. Hemila ha dichiarato: “Dato il costante effetto della vitamina C sulla durata del raffreddore e la sua sicurezza oltre al basso costo, sarebbe utile per i singoli pazienti con raffreddore comune un autodosaggio di vitamina C tra i 6 e gli 8 grammi al giorno, sia per prevenire i sintomi influenzali, che dopo la comparsa dei comuni sintomi del raffreddore comune.”
Per maggiori informazioni sugli alimenti consigliati per prevenire e contrastare l’influenza ti consigliamo di leggere il seguente articolo: – Cibi contro raffreddore e l’influenza –
Zinco e integratori multivitaminici
È datata agosto 2020 una recente ricerca dell’Università dell’Oregon secondo la quale l’assunzione di Zinco e integratori multivitaminici è una buona abitudine quotidiana utile per la prevenzione e la cura di sintomi influenzali e malanni stagionali.
Questo studio di 12 settimane condotto su un target di soggetti over 65 dimostra che i pazienti trattati con dosi giornaliere di zinco ed integratori multivitaminici – e in particolare con vitamina C – hanno mostrato sintomi più brevi e meno gravi rispetto ad un gruppo trattato con integratori placebo.
Questa ricerca pubblicata sulla rivista Nutrients è stata progettata per misurare gli effetti del supplemento di zinco e multivitaminici su alcuni indicatori del sistema immunitario.
Stando alle dichiarazioni di Gonbart, team leader della ricerca: “Con l’avanzare dell’età aumenta il rischio di carenza da vitamine e minerali, che contribuiscono all’abbassamento delle difese del sistema immunitario.
Questo e altri fattori contribuiscono a un progressivo declino del sistema immunitario, il più delle volte caratterizzato da un aumento dei livelli di infiammazione, ridotta funzione immunitaria innata e ridotta funzione delle cellule T”.
Dal momento che gli over 65 sono soggetti a una carenza di vitamine e minerali è consigliata l’assunzione di integratori alimentari a base di zinco e vitamina C.
Per maggiori informazioni sullo Zinco è possibile leggere il seguente articolo: – Zinco: il minerale che sostiene le difese immunitarie –
Selenio
Tra i minerali che svolgono una funzione immunomodulatoria è da segnalare il Selenio, un in minerale composto da due enzimi antiossidanti, che proteggono le cellule immunitarie dal danno ossidativo.
Il selenio influenza la produzione di citochine ed eicosanoidi, due messaggeri chimici che regolano l’infiammazione e la funzione delle cellule immunitarie.
Recenti studi dimostrano che l’assunzione di selenio mediante integratori alimentari potenzia la risposta immunitaria ai virus.
Prevenire la comparsa di sintomi influenzali mediante l’assunzione di rimedi naturali e integratori alimentari a base di selenio e zinco è una buona pratica indicata ad ogni età.
Per maggiori informazioni sul Selenio è possibile leggere il seguente articolo: – Selenio: benefici e controindicazioni –
Probiotici e sistema immunitario
I probiotici sono batteri benefici vivi situati prevalentemente nel tratto gastrointestinale.
Un ricerca pubblicata su Elsevier➚ il 3 marzo 2020 dimostra per la prima volta che la perturbazione di microbiota intestinale causata dal virus dell’influenza favorisce la superinfezione batterica secondaria.
La ricerca condotta da diversi studiosi del Lille Center for Infection and Immunity e da altre Università – Copenhagen, Glasgow e Belo Horizonte – apre una nuova prospettiva per la prevenzione e il trattamento della polmonite batterica, una delle principali cause di morte di persone anziane e soggetti a rischio.
Gli scienziati hanno dimostrato che l’influenza altera temporaneamente la composizione e l’attività metabolica del microbiota intestinale dei topi, probabilmente a causa del ridotto consumo di cibo durante la malattia.
Durante l’influenza viene ridotta anche la produzione di acidi grassi a catena corta da parte dei batteri del microbiota. Un team di ricercatori ha dimostrato che questi acidi grassi favoriscono a distanza l’attività battericida dei macrofagi presenti nei polmoni.
La perturbazione del microbiota intestinale da parte del virus influenzale compromette dunque le difese polmonari e la reazione del sistema immunitario.
Assumere integratori alimentari a base di fermenti lattici vivi aiuta dunque a prevenire la comparsa di sintomi influenzali e a favorire il benessere del nostro organismo.
Per maggiori informazioni sui fermenti lattici è possibile leggere i seguenti articoli:
I fermenti lattici migliori durante e dopo l’assunzione di antibiotici
La battaglia dei fermenti lattici vivi
Ildegarda di Bingen e la correlazione tra intestino e cervello
Riferimenti utili
Ginseng: Immunomodulatory Activity of Red Ginseng against Influenza A Virus Infection➚ (Pubmed)
Echinacea: Echinacea for treating the common cold: a randomized trial➚ (Pubmed)
Vitamina C : Harri Hemila. Vitamin C and Infections. Nutrients, 2017; 9 (4): 339 DOI: 10.3390/nu9040339
Zinco e multivitamine: The Effect of a Multivitamin and Mineral Supplement on Immune Function in Healthy Older Adults.➚